De Mossi: “Piano industriale Mps, bene Lovaglio. Adesso dalle parole ai fatti”

"Tutela dei lavoratori, anche attraverso uscite volontarie gestite con il fondo di solidarietà, tutela del brand che compie quest’anno 550 anni, legame con il territorio e tutela del patrimonio artistico e immobiliare. Sono tutti concetti che avevamo espresso con forza, anche su mandato del consiglio comunale"

Di Redazione | 23 Giugno 2022 alle 19:45

De Mossi: “Piano industriale Mps, bene Lovaglio. Adesso dalle parole ai fatti”

Dalle parole si passi adesso ai fatti”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi commenta il piano industriale che i vertici della banca Monte dei paschi hanno reso noto nella giornata di oggi, giovedì 23 giugno. “Nel piano presentato dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio trovano riscontro – aggiunge il primo cittadino – le indicazioni che da mesi, come amministrazione comunale, portavamo avanti per il futuro di Mps, nella consapevolezza di quanto sia cambiata la valenza della città sulle strategie della banca, per le ormai note vicende passate”.

“Tutela dei lavoratori, anche attraverso uscite volontarie gestite con il fondo di solidarietà, tutela del brand che compie quest’anno 550 anni, legame con il territorio e tutela del patrimonio artistico e immobiliare – spiega De Mossi – Sono tutti concetti che avevamo espresso con forza, anche su mandato del consiglio comunale, che sono stati ripresi attraverso il piano industriale. Nessuna svendita di una grande storia non solo di Siena, ma di tutta l’Italia. Il piano deve essere tradotto adesso in fatti: dal nuovo aumento di capitale, alla ristrutturazione completa dell’istituto, e poi la cessione da parte del Tesoro a favore degli operatori di mercato interessati”.

“Da parte nostra – conclude il sindaco De Mossi – proseguiremo con l’azione a tutela della comunità senese. Per fare solo un esempio, assieme a Fondazione Mps e Fondazione Santa Maria della Scala, daremo vita a una mostra con i capolavori della banca. Soprattutto saremo, come sempre, in prima fila per tutelare la storia del più antico istituto di credito italiano”.



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