De Mossi posa l'ascia da guerra: "La campagna elettorale è finita. Ora a lavoro tutti insieme per la città"

Di Redazione | 27 Luglio 2018 alle 10:52

De Mossi posa l'ascia da guerra: "La campagna elettorale è finita. Ora a lavoro tutti insieme per la città"

Il primo cittadino ha presentato il programma in consiglio comunale al vaglio dei consiglieri

Prova di voto in Consiglio comunale. Sotto l’occhio attento della maggioranza e dell’opposizione il programma e la previsione di bilancio il sindaco Luigi De Mossi ha illustrato il programma passato al vaglio dei consiglieri.

“Abbiamo dato continuità istituzionale perché la campagna elettorale è finita – afferma De Mossi – . Non mi aspetto onnivalenza dall’opposizione, ma il rigore ci dovrà essere. Noi accetteremo le critiche perché ora servono i fatti. Occhio attento in primis sulla sicurezza, perché le statistiche ci danno ragione. La percezione della sicurezza è un allarme sociale che va combattuto e le telecamere non devono essere un arredo. Un’altra necessità sociale, che ho sentito imponente in periferia (che per me è un quartiere come gli altri) é la necessità del Vigile di Quartiere”.

Attenzione rivolta anche sulla cultura legata al turismo. “In quattro ore non si possono osservare le nostre bellezze legate alla nostra cultura – afferma – serve un turismo che faccia permanere tutti coloro che decidono di visitare la città. Santa Maria della Scala e Pinacoteca devono attirare sponsor e capitali dall’esterno. La città è stata autosufficiente e autoreferenziale sul profilo culturale, ma adesso non è più così. Uno dei nostri obiettivi è, quindi, quello di riuscire di attirare finanziamenti dall’estero e metterli a disposizione ad un turismo curioso. Il Santa Maria della Scala non dovrà essere solo un polo museale, ma dovrà essere uno strumento di formazione professionale e un volano per le altre attività”.

Sulla formazione il sindaco ha espresso un necessita: “Attirare sempre più studenti all’università”. Per farlo serviranno: “Strutture e mobilità”. “Servirà una mobilità efficiente anche dall’esterno verso la città. Servirà un treno che non faccia fermate interne fra Siena e Firenze”. Sulla mobilità per De Mossi servirà ripensare se tenere gli autovelox. “Meglio una tassazione in più rispetto ad un aumento degli autovelox. Vogliamo intervenire con semafori intelligenti e tutor”.

Sulla sanità ha illustrato i punti definiti anche in campagna elettorale aprendosi alle idee degli altri consiglieri : “Serve diminuire le liste di attesa. Se l’aumento dell’orario non comporta una lavorazione puntuale degli esami si snellisce l’accesso, però i tempi restano gli stessi. Di conseguenza servirà differenziare gli esami salvavita dagli altri esami. Ragionando in termine di efficentamento con l’apertura di case della salute e posti macchina gratuiti. Quando si va all’ospedale non si va per divertirsi. Stiamo lavorando, inoltre, per fare un tavolo operativo per rendere Siena più accessibile. Siena è una città difficile da percorrere per molti disabili e dobbiamo riuscire a innovarla e renderla accessibile senza squalificare le strutture”.

Sull’edilizia De Mossi afferma che non ha mai voluto fare sanatorie ma regolarizzazioni. “Serve un protocollo per snellire le pratiche, che non vuol dire consentire gli abusi edilizi – afferma – ma regolarizzare piccole imperfezioni datate nel tempo che consentano la commercializzazione e la locazione. La casa deve essere una ricchezza”.

Infine il primo cittadino ha messo in evidenza i problemi legati al mondo dei giovani. “Se si pensa ai giovani non si può non porre l’attenzione sulla crisi occupazionale – conclude De Mossi -. La crisi c’è ed è grave e si ripercuote su tanti settori. L’idea di accorpare le grandi strutture per me non è efficiente, serve invece un cambiamento culturale che porti i giovani a ragionare in termini diversi. Servono start up che creino opportunità, non più legati solo al mondo della ristorazione. Cultura, turismo e agroalimentare devono essere i nostri volani per formare i nostri giovani. Dobbiamo puntare su questi settori recuperando valori perduti e coinvolgere consorzi e le eccellenze che ci sono per fare di questa città una risorsa per gli altri”.

Si. Sa



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