De Mossi: "Questa città vuole lavorare, siamo tutti necessari. L'edilizia deve ripartire"

Il sindaco si sofferma sull'avvicinamento alla fase 2: task force per lo smart working, attività dei ristoranti, edilizia, lavori pubblici ed attività scolastiche alternative

Di Redazione | 23 Aprile 2020 alle 12:09

De Mossi: "Questa città vuole lavorare, siamo tutti necessari. L'edilizia deve ripartire"

In videoconferenza per il consueto punto giornaliero con i media, il sindaco Luigi De Mossi ha parlato dell’avvicinamento alla fase 2 e della ripresa di economia e commercio in città.

La riorganizzazione dello smart working nella pubblica amministrazione: attivata una task force con esperti locali, fra cui i prof. Detti e Montomoli. “Il tema – ha spiegato De Mossi – è su come gestire le attività del Comune fase 2, con ingegneri e virologi. Montomoli ha spiegato le evidenze della curva epidemiologica, Detti ha valutato modelli matematici per ripartire col lavoro. Appena ci sarà  un documento sintetico ma essenziale sulla ripartenza saremo in grado di programmare un rientro al lavoro agile per operatori e dipendenti comunali. Se il modello funzionerà, potrebbe essere applicato anche da altri, come ad esempio l’Università: dopo il lavoro iniziale, al tavolo sarà presente il segretario comunale e il vice sindaco Corsi, e ci sarà la necessaria interazione con i sindacati. Aspettiamo le linee guide del governo”.

Lavori pubblici, sono pronti 7 milioni (di cui 3 dalla Regione) per far ripartire gli interventi, si spera per inizio maggio: “Nei limiti del bilancio a cui siamo molto attenti, e delle restrizioni, l’edilizia deve ripartire – ammonisce il sindaco – abbiamo molti interventi da portare a compimento: il Ponte di Ravacciano, la lastricatura del centro storico, il rifacimento delle fognature alla stazione ferroviaria, il marciapiede di via Aretina, l’adeguamento sismico delle scuole e i poli sostitutivi, i lavori da 2 milioni di euro al Santa Maria della Scala, che aumenteranno la gestione della capienza contemporanea da 1000 a 1800 persone e doterà il complesso di un deposito blindato, poi nuove asfaltature, qui siamo ai progetti esecutivi”.

Con le scuole chiuse, si lavora ad attività alternative: “L’assessore Benini – annuncia De Mossi – sta lavorando alle linee guida per dei servizi alternativi fino a fine luglio, lavoriamo ad attività educative a distanza, come letture, libri, musica e lavori manuali. Non ci illudiamo, l’educazione è fatta di presenza, c’è motivo di preoccupazione”.

Infine l’ordinanza regionale per il cibo da asporto: “Contento per l’ordinanza regionale a favore di ristoranti ed esercenti a Siena ci sono molte attività meritorie. Fondamentale è la riapertura di bar e ristoranti. Spero che il 27 ci sia il via libera, tutti devono riaprire, siamo tutti necessari. Questa città vuole lavorare”.



Articoli correlati