"De Mossi sindaco", ecco chi sono i candidati al Consiglio comunale

Di Redazione | 19 Aprile 2018 alle 15:14

"De Mossi sindaco", ecco chi sono i candidati al Consiglio comunale

La presentazione stamattina dei primi 8 volti in Fortezza, insieme al nuovo logo della Lista per le Amministrative

Presentati questa mattina in Fortezza il logo della lista “De Mossi Sindaco” ed i primi otto candidati che ne fanno parte. “Noi siamo il vero cambiamento – ha detto il candidato a sindaco Luigi De Mossi – Noi vogliamo voltare pagina, vogliamo dalla nostra storia riscrivere insieme il futuro. Ho deciso di farvi conoscere a gruppi di otto i miei candidati. Perché li dovete conoscere uno per uno per poi scegliere di votarli. Bisogna che in questa città si torni ad avere un rapporto diretto tra gli elettori e i candidati. Rapporto che è mancato per molto tempo”. Gli otto candidati presentati questa mattina hanno tutti una caratteristica in comune: sono persone che vogliono il cambiamento, senesi e senesi di adozione che amano profondamente questa città.

“Sono persone – ha detto De Mossi – che hanno deciso che questa città merita un governo di persone nuove che davvero amano Siena, di persone che hanno deciso di impegnarsi a scrivere il futuro della Nostra città”. La location della presentazione non è stata scelta a caso: “Abbiamo scelto di presentare i primi candidati qui in Fortezza perché è una risorsa che noi vogliamo valorizzare in ogni sua parte, e sarà un ragionamento che interesserà lo sviluppo di tutta la città”, ha detto il candidato a Sindaco. Parole anche per l’Enoteca Italiana: “Un altro dei motivi per cui siamo oggi qui in Fortezza – ha sottolineato De Mossi – è per testimoniare la perdita di un’altra eccellenza senese. Questi fatti non devono più accadere. Bisogna davvero cominciare a ripensare il sistema economico del territorio perché le eccellenze non fuggano e soprattutto non chiudano. L’Enoteca Italiana – ha continuato il candidato sindaco – Uno dei più antichi Enti italiani è andato perduto per colpa di una classe dirigente che non lo ha saputo tutelare”. “Oggi è una bella giornata, e dal 10 giugno le giornate saranno ancora più belle!” ha concluso De Mossi.

Tommaso Bartalini

Giovane ed innamorato della sua città, Tommaso Bartalini nasce a Siena 28 anni fa; dopo aver concluso con successo gli studi universitari presso il Dipartimento di Giurisprudenza, inizia a svolgere la pratica forense accompagnando il percorso formativo ad un costante impegno in politica. Da sempre, infatti, la “cosa pubblica” è al centro dei suoi interessi: nel 2015 si è candidato al consiglio regionale toscano per le elezioni regionali conseguendo anche un ottimo risultato. Concluderà la pratica forense, altra sua passione, l’anno prossimo presso uno studio legale di Firenze.

Perché ha deciso di candidarsi?

“Ho deciso di candidarmi poiché, dopo le vicissitudini che hanno colpito la nostra città, Siena ha concluso un ciclo storico, e la classe politica dirigente che l’ha amministrata si è dimostrata del tutto incapace di affrontare le grandi sfide che una città come la nostra deve necessariamente affrontare.

Alfonso Briglia

Nasce a Rossano Calabro (CS) nel 1966, cittadina che la famiglia lascia presto. All’età di quattro anni Alfonso si trova a Modena dove vi trascorre circa quarant’anni. È un abile restauratore di mobili ed un ottimo ristoratore. L’amore verso questo settore è confermato dal ruolo che oggi ricopre a Siena: è, infatti, responsabile di sala di un noto ristorante senese. Vive con la sua compagna a Isola D’Arbia in provincia di Siena e frequenta, in qualità di volontario soccorritore, l’associazione Pubblica Assistenza.

Perché ha deciso di candidarsi?

“Ho deciso di candidarmi perché spero di poter aiutare le categorie più deboli e, nel contempo, migliorare la qualità della quartiere in cui vivo, Isola D’Arbia, che risulta da molti anni, abbandonato a se stesso da tutte le Istituzioni”.

Fabio Massimo Castellani

Il Dr. Fabio Massimo Castellani è nato a Siena nel dicembre del 1961. Figlio del Dr. Roberto Castellani e della Professoressa Anna Maria Neri, dopo aver frequentato la scuola elementare e media presso l’Istituto Tolomei in Piazza S.Agostino, ha proseguito la sua formazione presso il Liceo Classico E.S. Piccolomini. Nel 1985 ha completato la sua formazione con la laurea in Giurisprudenza presso l’università di Siena. Nel 1986 è stato assunto mediante concorso dal Monte dei Paschi. Ha accumulato molti anni di esperienza nel settore credito e commerciale della Banca svolgendo la propria attività prevalentemente nelle aree economicamente più sviluppate del Paese (Emilia e Veneto). È stato titolare di 4 importanti filiali e responsabile di un centro PMI. Attualmente è impegnato nella Direzione Territoriale Corporate di Siena. Fabio Massimo Castellani è stato tamburino in piazza all’inizio degli anni ’80 e ha ricoperto diversi incarichi nella sua Contrada fino ad essere fiduciario del Capitano per due anni. Vive con la moglie Cecilia Nobile (professoressa alla scuola Media San Bernardino) e con la figlia Maria Luisa di anni 15 (che frequenta il liceo linguistico). Il suo hobby è la musica e nel tempo libero suona con un gruppo di amici.

Perché ha deciso di candidarsi?

“Ritengo che la nostra amata città per ripartire abbia bisogno di una forte iniezione di fiducia: questa non può che provenire da un cambio radicale degli uomini che governano la città. È necessario avere la capacità di ascoltare le persone per capire e solo conseguentemente risolvere i molteplici problemi che si sono determinati nella nostra comunità. Questa capacità di ascolto è stata assolutamente assente negli ultimi anni da parte degli organi amministrativi”.

Chi è Marco Falorni

Marco Falorni, giornalista, è nato a Siena nel 1956, sposato, con un figlio. È laureato in Scienze Politiche ed è Consigliere comunale dal 2001. La sua passione per la scrittura e per la sua città l’ha portato a redigere due volumi sulla storia senese e ad impegnarsi attivamente in politica.

Perché ha deciso di candidarsi?

“Perché dopo 74 anni di governo da parte della stessa politica, cambiare non è solo un’emergenza ma piuttosto una necessità democratica”.

Barbara Magi

Barbara Magi, 54 anni, un figlio, senese e contradaiola del Nicchio. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureata in Scienze Biologiche conseguendo il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia Evolutiva alla Università di Siena. Lavora come Biologa dirigente presso l’unità operativa di microbiologia e virologia dell’azienda ospedaliera senese. Ama viaggiare, il mare, la sua città, il Palio ed è un’accanita tifosa della Robur, da sempre.

Perché ha deciso di candidarsi?

“Prima d’ora non mi sono mai occupata attivamente di politica e considero ciò un valore aggiunto per la mia candidatura. Per me, infatti, fare politica non è un modo per trovare un’occupazione, si tratta piuttosto di un’opportunità, di una chance per mettere al servizio della comunità le proprie competenze ed esperienze professionali e il proprio sentimento civico. Ho deciso di scendere in campo a fianco di Luigi De Mossi per la profonda stima che ho nei suoi confronti e perché spero, insieme, di poter dare una mano per far rinascere la nostra Siena. Non basta più criticare chi l’ha ridotta al degrado in cui si trova: io voglio fare qualcosa per risollevare la mia amata città”.

Federico Minghi

Federico Minghi, eclettico imprenditore, è un senese verace, un grande appassionato della sua città nella quale, fin da giovanissimo, si è impegnato politicamente ricoprendo vari ruoli tra cui quello di Segretario Regionale della Giovanile Socialista. “Vignaiolo creativo” per passione, è da sempre impegnato nella promozione delle aziende e del territorio toscano nel mondo, sia attraverso la condivisione di storie e prodotti sia tramite associazioni e manifestazioni culturali internazionali.

Perché ha deciso di candidarsi?

“Perché Siena ha bisogno di risorgere, di uscire dal senso di disagio e di rassegnazione degli ultimi anni, di voltare – davvero – pagina. Per farlo le promesse non bastano: servono proposte e cambiamenti concreti e realizzabili per recuperare il nostro orgoglio e non essere più spettatori dei cambiamenti che ci vengono imposti, ma capaci di capire e di mettere in atto i cambiamenti necessari e di rimetterci davvero al servizio della nostra città e dei nostri cittadini”.



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