De Mossi: "Solidarietà alla dottoressa senese a bordo della nave delle Ong"

Il sindaco si esprime sui feroci commenti apparsi sui social: "Odiatori professionisti che non appartengono alla sensibilità del nostro popolo". Ieri è partita la seconda tranche con gli accrediti dei buoni spesa, circa 231

Di Redazione | 15 Aprile 2020 alle 11:50

De Mossi: "Solidarietà alla dottoressa senese a bordo della nave delle Ong"

In collegamento con Siena Tv e Radio Siena, il sindaco Luigi De Mossi ha fatto il consueto punto giornaliero rispondendo alle domande di media e cittadini sull’emergenza coronavirus, all’interno di un servizio di videoconferenza giornaliero, dal lunedì al venerdì, offerto dal Comune.

Il bollettino sanitario: si registra un nuovo caso, che fa salire il computo a 133: 101 di competenza Asl, 32 alle Scotte, 5 sono sono in rianimazione. Buoni spesa, ieri è partita la seconda tranche con gli accrediti, circa 231. Altri 169 erano già stati erogati in un primo momento: in totale, per adesso, i buoni assegnati sono 400, pari a 116mila euro. In totale, fra doppie e non accettate, sono 940 domande finora pervenute e continuano a crescere.

Il futuro dei ristoratori ed operatori dei servizi al pubblico: “Aspettiamo le decisioni del governo, certo far rispettare la distanza di 1 e 80 in un ristorante è praticamente impossibile. Abbiamo valutato l’idea – dichiara De Mossi – di garantire più suolo pubblico per la ristorazione così da far rispettare al meglio le distanze, ma è molto difficile, si rischia di penalizzare qualcuno”.

La situazione della Whirlpool. I sindacati non sono convinti della riapertura per motivi di sicurezza: “Sono favorevole alla riapertura, ma il tavolo tra azienda e sindacati deve fare chiarezza sul livello di sicurezza in termini di schermature, mascherine, guanti e controllo della temperatura per gli operai”.

La montepulcianese Caterina Ciufegni è impegnata a bordo di una nave ong nel mediterraneo (LEGGI QUI). Commenti feroci le sono stati rivolti da molti cittadini senesi sui social: “Commenti sicuramente inappropriati, esprimo solidarietà a questa dottoressa per la sua opera – è la posizione di De Mossi – come diceva Umberto Eco, c’è una legione di persone che prima parlavano al bar di fronte a un bicchiere di vino e oggi hanno lo stesso diritto di parola di un premio Nobel. Sono odiatori professionisti da social che non appartengono alla sensibilità del nostro popolo”. “In questo paese si aiuta tutti – aggiunge il sindaco – ma ci si entra solo se si ha le carte in regola. Il problema della gestione dei flussi migratori riguarda il Governo e l’Europa”.

 

 



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