Delitto Sinalunga, l'omicida cercava l'amico della vittima: "Ho sparato per legittima difesa"

Di Redazione | 12 Maggio 2018 alle 10:24

Delitto Sinalunga, l'omicida cercava l'amico della vittima: "Ho sparato per legittima difesa"

Convalidato ieri l’arresto per il 45enne di Foiano Giulio Sale, che ha dato la sua versione dell’assassinio del 22enne Andrea Ndoja. Proseguono le indagini dei Carabinieri.

Un omicidio per legittima difesa. E’ quanto afferma Giulio Sale, il 45enne sardo di Foiano della Chiana che mercoledì notte ha ucciso con un colpo di pistola il 22enne albanese Andrea Ndoja a Sinalunga. Per l’uomo è stato ieri convalidato l’arresto in ospedale alle Scotte, dove è ricoverato e piantonato essendosi fratturato il bacino cadendo da un burrone durante la fuga.

Seconda la versione data agli inquirenti, l’uomo si sarebbe recato a Sinalunga per cercare non la giovane vittima, ma un suo amico, lì residente, che quella sera lo ospitava in casa. Fra i due intercorrevano brutti rapporti. si parla di una rissa a Foiano in un bar dove Sale sarebbe stato ferito con un palo. Desideroso di chiarimenti e di regolare i conti, arrivato di fronte all’abitazione ne sarebbe nato un confronto fisico acceso (l’amico della vittima ha però detto ai microfoni di Siena Tv di aver visto tutto dalla finestra perchè era uscito dalla doccia), finchè nel mezzo – sempre secondo la testimonianza dell’arrestato – non è comparso Ndoja con una pistola. Sale ha affermato di averlo disarmato di avergli sparato alla nuca per legittima difesa, per poi darsi alla fuga nei boschi dove è stata trovata l’arma, ora sotto analisi. Ieri è stato effettuato anche l’esame autoptico su Ndoja: risultati saranno resi noti tra alcune settimane; gli investigatori vogliono capire se il ragazzo sia morto dissanguato o se il proiettile abbia colpito qualche organo vitale. Proprio nella giornata di oggi i carabinieri dovrebbe rendere noti alcuni nuovi elementi investigativi.



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