Diritti persone LGBTI, il Comune di Siena esce dalla "Rete Ready"

Di Redazione | 12 Settembre 2019 alle 20:44

Diritti persone LGBTI, il Comune di Siena esce dalla "Rete Ready"

Decisione presa dalla Giunta Comunale: l’Amministrazione aveva aderito nel 2014 alla rete contro le discriminazioni a danno di lesbiche, omosessuali, bisessuali e transessuali

La Giunta ha deliberato l’uscita del Comune di Siena dalla “Rete Ready” (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni, nata nel 2006 su iniziativa dei Comuni di Torino e Roma), che si occupa della promozione e del riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI e di favorire l’emersione dei bisogni della popolazione LGBTI, attraverso la diffusione di buone prassi su tutto il territorio toscano e mettendo in rete le Pubbliche Amministrazioni.

Il Comune di Siena aveva aderito alla rete RE.A.DY. con delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13.3.2014: all’ottobre 2015 la rete RE.A.DY risultava costituita da 95 partner di cui 15 (pari al 16% della rete) appartenenti al territorio regionale toscano (oltre alla Regione Toscana, 4 province, 9 Comuni e 1 Consigliera di Parità).

Un’iniziativa accolta calorosamente dal gruppo Sena Civitas: “Un passo – è il commento attraverso un comunicato stampa – che sancisce la volontà di volersi occupare e preoccupare di tutte le forme di discriminazione, senza percorsi “privilegiati” dalla forte connotazione ideologica” “La delibera è evidentemente connessa alla mozione che il nostro Consigliere Pietro Staderini aveva inoltrato nei giorni scorsi al Consiglio Comunale e che sarebbe stata posta all’ordine del giorno nella prossima seduta di fine mese. La mozione era stata ripresa da diversi soggetti a livello nazionale che avevano sottolineato il fatto che mentre altre Giunte comunali a guida centro-destra avevano già assunto una decisione analoga all’indomani della loro formazione, a Siena dopo un anno e mezzo non si fosse arrivati alla medesima determinazione. Anche in questo caso, quindi, il Circolo Sena Civitas ha assolto al proprio compito di stimolo all’interno della maggioranza che lealmente sostiene al fine di promuovere decisioni in linea con i valori e gli orientamenti dell’elettorato moderato che rappresenta”.



Articoli correlati