Elezioni a Siena, Tertium Datur non scende in campo. Vittori: "Liberi di scegliere, ma mai con il centrodestra"

Ad un anno dalla nascita il movimento si presenta alla città con un'iniziativa in programma domani alle 18 al centro sociale La Tuberosa

Di Redazione | 19 Gennaio 2023 alle 15:30

Ad un anno esatto dalla nascita di Tertium Datur – Siena Bene Comune, l’associazione composta da personalità attive in molteplici sfere del tessuto economico e sociale senese, è tempo di presentarsi ufficialmente alla città. Proprio domani sarà l’occasione per trattare le proposte e le riflessioni su un reale cambiamento di Siena e del suo governo dalle ore 18 al centro sociale La Tuberosa, su cui Tertium Datur sta lavorando costantemente da mesi.

“Proponiamo alcuni temi che ci sono cari e che sono tutti attinenti alla difesa dei beni comuni, che è la ‘mission’ con cui nasce l’associazione – dice a Siena Tv Michele Vittori -: far partecipare alla vita sociale e politica cittadini che non lo hanno mai fatto, che sono delusi, che sono stanchi o non sanno quali punti di riferimento prendere. Mettere allo stesso tavolo persone di diversa età, diversa estrazione sociale ed anche di diversa appartenenza elettorale, più che politica. Ci confrontiamo tra persone che probabilmente voteranno il centrosinistra, il polo civico o Potere al Popolo se si presenterà”.

Tertium Datur non prenderà parte alla campagna elettorale per le amministrative del 2023, non presenterà un candidato e neanche una propria lista, ma lascia liberi gli aderenti di poter condividere un percorso elettorale in una delle varie coalizioni che sono in campo. Equidistanza dal centrosinistra, dal civico Fabio Pacciani e da un possibile candidato di Potere al Popolo, ma nessuna convergenza verso la coalizione di centrodestra di Emanuele Montomoli e dei civici di Massimo Castagnini, che per anni hanno governato la città.

“Abbiamo delle idee fondanti e dei valori forti – aggiunge Vittori – che non possono andare in deroga, per cui il nostro ‘campo largo’, è largo fino ad un certo punto: escludiamo la partecipazione dei nostri militanti o attivisti nelle liste del centrodestra e della destra”.



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