Elezioni, Bozzi: "Siena ha bisogno di un piano che metta insieme turismo, commercio e cultura"

Il candidato sindaco di Siena in Azione risponde alle sollecitazioni di Confcommercio e Confesercenti, che hanno sottolineato alcune priorità per la Siena di domani

Di Redazione | 31 Marzo 2023 alle 10:32

Elezioni, Bozzi: "Siena ha bisogno di un piano che metta insieme turismo, commercio e cultura"

“Siena ha bisogno di un piano che metta insieme turismo, commercio e cultura, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali, imprenditoriali e sindacali. Nessuno può fare da solo e tutti devono fare la propria parte. Costruendo assieme il quadro delle opportunità e delle criticità, ma partendo dalle cose da fare indispensabili subito”.

Comincia così la risposta del candidato sindaco di Siena in Azione Roberto Bozzi alle sollecitazioni di Confcommercio e Confesercenti, che hanno sottolineato alcune priorità per la Siena di domani.

La filiera del turismo è asset fondamentale per tutto il territorio senese ed è uno dei punti cardine del programma di Roberto Bozzi.

 

“La prima cosa importante da fare è destagionalizzare i flussi turistici attraverso grandi eventi e potenziando quelli che ci sono. Un esempio per tutti la Strade Bianche e la Granfondo Strade Bianche, una grande opportunità per Siena e il suo territorio, una visibilità mondiale della nostra bellezza. Il ciclismo ed il cicloturismo sono una grande occasione di sviluppo economico e di valorizzazione del territorio. Si parla sempre di “turismo lento”, ma la via Francigena, per esempio, che fine ha fatto? Da importante progetto di trekking, è sparito dal radar di questa amministrazione. Si chiede di trattenere i turisti che arrivano, per evitare il ‘mordi e fuggi’, ma a Siena non c’è nemmeno un ufficio turistico che possa dare le informazioni base. Serve, a mio parere, un ufficio turistico, che deve essere una collaborazione tra pubblico e privato, che possa dare informazioni corrette e dire quali sono le opportunità che questa città offre, targettizando anche le richieste. Ci sarà chi è più interessato all’arte e alla cultura, chi all’enogastronomia, chi al trekking urbano, chi vuole andare a fare un giorno un giro nelle cantine. Sul fronte del turismo culturale invece è importante organizzare almeno una mostra di livello all’anno, da allestire al Santa Maria della scala, con una collaborazione pubblico-privato, nel periodo che va da novembre a marzo. Ma soprattutto è fondamentale stilare un calendario unico di eventi che si svolgono durante l’anno a Siena e nei comuni contermini, con i quali è necessario stabilire dialogo e collaborazione, a tutti i livelli.

 

Un’altra idea è il ripristino dell’Enoteca Italiana, che vada però oltre la parte vitivinicola. Nella provincia di Siena ci sono molti prodotti certificati e tra i punti di forza emerge l’elevata qualità delle produzioni, la diffusione delle coltivazioni biologiche e il forte legame con il territorio di appartenenza. Questi settori sono potenzialmente trainanti per l’economia locale. C’è necessità di pensare ad un progetto per il settore agro–turistico, che sia connesso però al contesto culturale della nostra città.

 

Le associazioni di categoria parlano, giustamente, di concertazione tra enti e imprese e per questo serve una persona che ha già esperienza amministrativa, che sa di cosa si parla, che tiene relazioni con il mondo imprenditoriale senese e che apra Siena al mondo e alle opportunità che vi possono essere”.

 



Articoli correlati