Palazzo Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana, è stato questo pomeriggio il teatro dell’annuncio ufficiale: Eugenio Giani correrà per un secondo mandato alla presidenza della Regione alle elezioni del prossimo 12 ottobre. Una scelta maturata dopo il sostegno unanime del Partito Democratico toscano, che ha rinnovato la propria fiducia al governatore in carica.
La partita elettorale si aprirà con una novità politica di rilievo: per la prima volta il Movimento 5 Stelle entrerà nella coalizione progressista, un’alleanza “larga” che comprenderà anche Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva, Azione, +Europa, Partito Socialista Italiano e Partito Repubblicano.
La svolta è arrivata in seguito alla consultazione online degli iscritti toscani del M5S, svoltasi tra il 6 e il 7 agosto, nella quale il 59,9% dei votanti (1.538 preferenze) ha scelto di aprire al “Campo progressista”, contro il 40,1% (1.030 voti) favorevole a correre in solitaria. Un passaggio storico per il Movimento, che fino a oggi aveva sempre partecipato alle regionali in autonomia.
Giani ha sottolineato come l’accordo con i pentastellati non nasca da una mera necessità elettorale, ma da una serie di convergenze già registrate durante il primo mandato: “In questo momento riscontro nei fatti la convergenza di opinioni. Pensate alla legge sul trattamento medicalmente assistito del fine vita, alla legge sui nove euro come reddito minimo e valore premiale per le aziende che hanno rapporti con la Regione, alla legge sulla Toscana diffusa. Nell’ultimo anno ci siamo trovati in linea su tanti temi, soprattutto quelli ambientali. Sulle energie rinnovabili e sulla necessità di impianti che riducano la dipendenza dal carbonfossile siamo d’accordo. Sull’acqua pubblica ho sempre sostenuto che debba rimanere un bene collettivo, gestito dal pubblico, e sul lavoro è essenziale che nessuno venga lasciato indietro”
Alla domanda sull’eventuale creazione di una lista personale, Giani ha spiegato: “La lista del presidente è ormai tradizionale e svolge una funzione utile in tutte le Regioni. Potrebbe esserci anche qui, magari cumulando la mia lista con quelle delle forze più riformiste e moderate, per dare una forte focalizzazione a questa area della coalizione. Ma le interlocuzioni sono solo agli inizi: il lavoro della seconda metà di agosto definirà se ci sarà una singola lista o più liste con caratterizzazioni differenti.”
Giani ha voluto chiarire l’ottimo clima che c’è con i leader nazionali: “Ieri mi sono sentito con Elly Schlein con entusiasmo reciproco. Nessuna diffidenza, anzi, molta complicità nel percorso che ci ha portato a questa alleanza. Ho sentito anche Giuseppe Conte dopo il voto del M5S: una telefonata cordiale e rispettosa, che smentisce l’idea di diffidenza tra noi. Ora il rapporto con il Movimento 5 Stelle può trovare basi molto solide.”
Con la ricandidatura di Giani, l’ingresso del M5S e una coalizione ampia come mai prima, il centrosinistra toscano si prepara a sfidare il centrodestra, che dovrebbe essere guidato, ancora in attesa dell’ufficialità, dal sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.