Elezioni Siena, Fatighenti (Italia Viva): "Il Pd ha rifiutato il dialogo ed ha perso"

"Anna Ferretti ha dialogato con tutti tranne che col nostro candidato, e il Pd è rimasto ancorato ai vecchi personalismi, senza volersi aprire ai progressisti. Nicoletta Fabio presunta novità, Castagnini sarebbe stato un ottimo sindaco"

Di Redazione | 31 Maggio 2023 alle 18:00

Ai microfoni di Siena Tv Pamela Fatighenti, coordinatrice provinciale Siena di Italia Viva ha analizzato il voto senese delle Amministrative che ha portato all’elezione a sindaco di Nicoletta Fabio per il centrodestra.

“Il risultato su Siena segue il trend nazionale, c’è stato un effetto trainante del governo di centrodestra, i cittadini hanno premiato il governo del paese. Un ritorno al bipolarismo, il civismo non è stato premiato e anzi si è voluto sottolineare la volontà di tornare ai partiti, di destra e sinistra” è l’analisi.

L’avventura con Destinazione Terzo Polo e Castagnini: “L’esperienza con Castagnini è stata positiva, la rifarei con certezza e convinzione, in Castagnini ci abbiamo creduto, poteva essere un ottimo sindaco. Il lavoro fatto confidiamo non vada disperso, lo vogliamo portare avanti. Ci aspettavamo certo un risultato diverso, qualcosa non è andato. Si è scelto una presunta novità come Nicoletta Fabio, presunta visti i partiti che la sostengono, ma in ogni caso le decisioni dei cittadini vanno sempre rispettate. Faremo ora le nostre valutazioni, e andremo avanti, pensiamo ci possa essere un campo centristra, liberal democratico e progressista”.

“Castagnini ha detto di essere stato tradito da qualcuno a lui vicino? Sicuramente questo percorso lo abbiamo portato avanti in pochi, alcune persone che si erano avvicinate come candidate, sostenendo altre liste, non sono state coerenti, non proseguendo il percorso iniziato insieme. Ci fossero stati comportamenti diversi forse l’esito sarebbe stato migliore” afferma Fatighenti.

L’attacco di Italia Viva al Pd dopo il ballottaggio: “Sia in una fase pre elettorale che successiva abbiamo provato a dialogare, la Ferretti ha dialogato con tutti i candidati fuorchè con il nostro, ciò rileva poca classe a livello umano e politico. Noi il dialogo abbiamo provato a instaurarlo, cercando di far capire al Pd di non rimanere fermo alle sue posizioni e ai personalismi del partito, pensando a un progetto ad ampio raggio progressista, d’altronde ci vediamo sempre in un’area di centrosinistra. E invece sono rimasti ancorati a vecchie logiche partitiche: speravamo che nel ragionamento elettorale la politica tornasse in campo ma alla fine una visione miope ha portato il Pd a perdere, non si è voluto aprire alle forze progressiste in città”.



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