Festa della Repubblica, De Mossi: "2 giugno, sentimenti di speranza, rinascita e coraggio"

Deposizione della corona all'Asilo Monumento e cerimonia in piazza Duomo. Le parole del sindaco: "Abbiamo toccato con mano la solidarietà, la generosità, la professionalità, la pazienza, il rispetto delle regole. Abbiamo riscoperto, in tante occasioni, giorno per giorno, doti che sembravano nascoste o appannate, come il senso dello Stato e l’altruismo. Gli errori fatti non si devono ripetere. Così è stato dopo le devastazioni della guerra con la scelta della democrazia e così sarà dopo il passaggio di questo virus".

Di Redazione | 2 Giugno 2021 alle 12:18

Festa della Repubblica, De Mossi: "2 giugno, sentimenti di speranza, rinascita e coraggio"
Oggi 2 giugno di scena a Siena le celebrazioni per festeggiare il 75° anniversario della fondazione della Repubblica, con la deposizione della corona presso l’Asilo Monumento alla presenza del Prefetto di Siena, Maria Forte, del Sindaco, Luigi De Mossi, e del Presidente della Provincia, Silvio Franceschelli. La manifestazione celebrativa è proseguita in Piazza Duomo, con la solenne cerimonia dell’alzabandiera, simbolo dell’Unità nazionale, e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.
“Il 2 giugno del 1946 fu una metamorfosi istituzionale e democratica, fu il momento di un nuovo percorso e di una nuova ambizione oltre che processo democratico. Un passaggio segnato da valori, testimonianze e progetti. Questo 2 giugno – sono le parole del sindaco di Siena Luigi De Mossi per l’occasione – lo commemoriamo con sentimenti di speranza, rinascita e coraggio. Il passato ci sta davanti ed è un patrimonio che abbiamo l’obbligo di non dimenticare, ma dobbiamo unirlo fortemente con la costruzione del futuro. Ed è lo stesso obbligo che ci spinge a progredire mettendo le nostre esperienze, le nostre capacità, al servizio delle nuove generazioni. Come in ogni momento difficile, l’umanità, i popoli, le comunità ed i singoli individui, hanno trovato la forza ed il coraggio per ricominciare ed ogni volta questo riprendere il cammino rappresenta un vero e proprio cambiamento che segnerà profondamente la nostra storia individuale e collettiva, la nostra memoria e condizionerà le nostre decisioni future. Abbiamo toccato con mano la solidarietà, la generosità, la professionalità, la pazienza, il rispetto delle regole. Abbiamo riscoperto, in tante occasioni, giorno per giorno, doti che sembravano nascoste o appannate, come il senso dello Stato e l’altruismo. Gli errori fatti non si devono ripetere. Così è stato dopo le devastazioni della guerra con la scelta della democrazia e così sarà dopo il passaggio di questo virus. Democrazia come possibilità di cambiamento, come libertà di agire, come rispetto dell’individuo e garanzia dei suoi diritti. Valori che non possono essere dati per scontati”.


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