Fiume Merse, associazioni e movimenti ambientalisti sul piede di guerra

Di Redazione | 12 Dicembre 2019 alle 17:59

Fiume Merse, associazioni e movimenti ambientalisti sul piede di guerra

Dura critica all’operato del Consorzio di Bonifica n.6: “Difendiamo il Merse dalla distruzione”

Le associazioni e movimenti ambientalisti in difesa del fiume Merse. WWF Siena – Legambiente Siena – CAI Siena – Associazione Mosca Club – Italia Nostra Siena – Fridays for future Siena – Coordinamento Merse – GAS Il Melograno – Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio – Comitato per la Salvaguardia della Montagnola Senese – Comitato Amici del Crevole hanno firmato un comunicato congiunto per denunciare i tagli di vegetazione riparia effettuati dal Consorzio di Bonifica, secondo loro dannosi per il futuro del territorio.

“La Regione Toscana si appresta – è il comunicato congiunto – tramite il braccio operativo del Consorzio di Bonifica n.6, ad infliggere un nuovo duro colpo alla natura e alla biodiversità nel territorio senese. Ancora una volta i soldi pubblici pagati dai contribuenti verranno utilizzati per creare scempi invece che per riparare danni, peraltro stavolta inconsistenti. Ancora una volta l’operato del Consorzio di Bonifica sarà la testimonianza di inefficacia, scarsa conoscenza scientifica e pressapochismo. Dopo l’alluvione che ha colpito tutta la Toscana (nonostante, o forse proprio a causa dell’operato dei Consorzi) si agisce in modo emergenziale attingendo ulteriore denaro pubblico per effettuare una falsa messa in sicurezza del territorio. Ma di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando ad esempio del fiume Merse che (udite udite!!) ha tracimato invadendo un campo sportivo ed un centro cinofilo realizzati entrambi in area di normale esondazione. Stiamo parlando di persone che, nonostante un allerta meteo regionale, se ne sono rimaste a dormire sul terreno del campo sportivo e che poi sono state soccorse con l’utilizzo di un elicottero sebbene la piena sia durata poche ore per poi tornare alla normalità. Stiamo parlando di un fiume tra i più belli del centro Italia che, con la scusa di questo normale evento, si vuole deturpare e dragare o, come dice il governatore Rossi, “ripulire dalla boscaglia selvaggia e dalla troppa ghiaia”, quando gli scienziati, e non solo gli ambientalisti, dicono che questo è di fatto inutile e dannoso. Stiamo parlando di un governo regionale che si sciacqua la bocca parlando di sostenibilità, futuro, economia verde, ma riesce solo a ripetere le stesse azioni di sempre e a portare il territorio alla rovina. La Toscana per inciso è la terza regione in Italia per distruzione di suolo e di territorio lungo i corsi d’acqua”.



Articoli correlati