Frode sportiva, interessata anche la provincia di Siena

Di Redazione | 20 Luglio 2017 alle 10:40

Frode sportiva, interessata anche la provincia di Siena

Operazione della polizia di Prato anche a Siena

C’è anche la provincia di Siena fra quelle interessate all’operazione di polizia che ha coinvolto due squadre di serie A, una di serie B e una di Lega Pro. L’indagine della polizia di Prato, portata avanti nelle ultime ore,  ha svelato un sistema di documenti falsi per ottenere permessi di soggiorno per minori stranieri da far giocare in squadre di calcio in Italia. Presso le quattro società è stata disposta l’acquisizione di documentazione. Nel corso dell’operazione, oltre a quattro indagati già noti, ulteriori undici persone sono state raggiunte da informazione di garanzia sempre per la violazione delle norme connesse all’alterazione dei risultati delle partite, tra cui molti giovani giocatori di calcio delle serie dilettantistiche. Interessate dall’operazione di Polizia le province di Prato, Firenze, Rimini, Pistoia, Siena, Pisa, Perugia, Arezzo.

L’indagine ha portato a quattro misure cautelari e numerose perquisizioni per immigrazione clandestina, falso documentale e favoreggiamento reale a carico di persone legate al mondo del calcio. A carico di molti di loro sono anche emersi profili di responsabilità per frode sportiva consistita nell’aver alterato alcuni risultati calcistici. Destinatari delle misure cautelari sono i presidenti delle due squadre di calcio del Prato e della Sestese, un procuratore sportivo e una donna di origine ivoriana. Le perquisizioni, in tutto dodici, sono in corso e sono anche a carico di arbitri di calcio, presidenti, segretari e direttori sportivi di altre società di calcio. E’ il bilancio della operazione della mobile di Prato, nel cui ambito altre undici persone sono state raggiunte da informazione di garanzia sempre per la violazione delle norme connesse all’alterazione dei risultati delle partite, tra cui molti giovani giocatori di calcio delle serie dilettantistiche. D

Secondo le accuse gli indagati avrebbero compiuto atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato di cittadini di origine africana, in particolare ivoriani minorenni, producendo presso l’Ambasciata Italiane di Abidjain, e poi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Prato, documentazione attestante falsi stati, in particolare condizioni personali, quali quella di maternità biologica e filiazione naturale rispetto ai minori, atti funzionali a richiedere ed ottenere il rilascio dei visti di ingresso per motivi di ricongiungimento familiare, con successivo ottenimento dei permessi di soggiorno per motivi familiari. Il fine ultimo era quello di far giocare i ragazzi in squadre di calcio italiane e europee, in violazione anche delle norme Fifa che ne consentono il tesseramento. Nel corso delle indagini sono emerse anche irregolarità connesse all’alterazione dei risultati di partite di calcio. La Squadra Mobile ha raccolto riscontri in merito all’alterazione di undici partite tra Lega Pro, Categoria Eccellenza Toscana, Campionato Regionale Toscano di Promozione.



Articoli correlati