Infrastrutture e trasporti a Siena. Tucci: "Ampugnano e Cassia, la valorizzazione è l’unica strada da percorrere"

L’assessore alla mobilità: “Stazione Medioetruria? Creti Farneta unica soluzione logica”

Di Cristian Lamorte | 4 Marzo 2025 alle 16:33

L’ammodernamento infrastrutturale come caposaldo per lo sviluppo economico e per la salvaguardia occupazionale. E’ stato questo un tema portante, oltre che del dibattito pubblico, anche del consiglio comunale sul lavoro della scorsa settimana. Un dibattito che non può prescindere dall’Aeroporto di Ampugnano, dalla statale Cassia per il trasporto su gomma e dall’alta velocità per ciò che concerne il trasporto su ferro. Lo sviluppo economico conosce una sola strada da percorrere.

“Questi tre temi possono essere alla nostra portata nei prossimi anni perché dobbiamo volare alto da un lato ma anche pragmaticamente dall’altro – spiega Enrico Tucci, assessore alla mobilità del Comune di Siena -. Per l’aeroporto di Ampugnano è evidente a tutti che va valorizzato, rimesso in piedi e renderlo operativo perché comunque può avere un ruolo importante nel nostro sviluppo. Poi ovviamente non non tutti possono volare e allora abbiamo bisogno delle strade. E chiaramente la Monteroni – Monsindoli è molto importante perché abbiamo tutto il sud del comune, e dei comuni vicini come Buonconvento e Monteroni, bloccati dalla mancanza di questa infrastruttura”.

Per ciò che concerne la stazione dell’Alta Velocità, l’assessore Tucci non ha dubbi sull’ipotesi migliore per Siena, per la Toscana non solo.

“La stazione Medioetruria è fondamentale per lo sviluppo futuro del nostro comprensorio ed è da mettere a Creti Farneta perché è l’unica località in cui si raggiunge il bacino di utenza, aggiungendo Perugia e il suo hinterland, necessario per giustificare la presenza dei due player dell’alta velocità nella nostra regione. In qualsiasi altra ipotesi fatta avremmo magari le stazioni ma non i treni dell’alta velocità, sarebbe quindi una cosa ridicola”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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