Istituto Franci: “Aperti al dialogo, ma con trasparenza e chiarezza. Dal Comune accuse gravi”

“Non si capisce – è la replica alle dichiarazioni rese nella conferenza stampa di oggi - quali sarebbero le ‘procedure opache’ di cui ha parlato il vicesindaco. Sono accuse gravi, che gettano discredito sul Conservatorio"

Di Redazione | 18 Ottobre 2021 alle 18:28

Istituto Franci: “Aperti al dialogo, ma con trasparenza e chiarezza. Dal Comune accuse gravi”

“Siamo stupiti e amareggiati per alcune delle dichiarazioni dell’amministrazione comunale sulla ‘questione Franci’ rilasciate nel corso della conferenza stampa di questa mattina. Prendiamo atto che, con affermazioni del tutto generiche, si lanciano accuse gravi e infondate che colpiscono il nostro Istituto. Da parte nostra abbiamo sempre cercato la collaborazione e il dialogo con il Comune. Continueremo a farlo, pur riservandoci di tutelare il nome e l’operato dell’Istituto Franci in ogni sede”. Con una nota stampa l’Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Rinaldo Franci’ interviene sulla conferenza stampa svoltasi questa mattina nella Sala delle Lupe del Palazzo Pubblico.

Un botta e risposta che conferma quanto la situazione in essere sia ancora molto tesa e complessa.

“Non si capisce – prosegue la nota – quali sarebbero le ‘procedure opache’ di cui ha parlato il vicesindaco. Sono accuse gravi, che gettano discredito sul Conservatorio. Rispetto alla procedura seguita per la nomina dell’attuale presidente ribadiamo che essa è stata pienamente rispettosa della normativa vigente e senza alcun elemento di criticità. Al contempo crediamo di aver sempre improntato l’interlocuzione con il Comune alla massima trasparenza e correttezza. Quindi rispediamo al mittente l’accusa di aver messo in discussione la sintonia con l’amministrazione comunale. Un principio che, per altro, non può e non deve mai pregiudicare il diritto all’autonomia del Conservatorio, sancito dalla Legge. Come abbiamo più volte sottolineato, infine, ribadiamo che la necessità del Franci di rimanere in un complesso come quello dell’attuale sede nasce dal tipo di formazione e dalle peculiarità didattiche del nostro Istituto e non dalla rivendicazione di presunti ‘privilegi’ ai quali, in maniera del tutto impropria, è stato fatto riferimento durante la conferenza stampa. Da parte nostra non verrà mai meno la collaborazione con il Comune, anche per cercare di risolvere la questione delle aule dell’Istituto comprensivo ‘Enea Piccolomini’, ma crediamo che questo percorso vada fatto con trasparenza e correttezza, senza mettere in discussione la funzionalità dell’Istituto e la qualità dei servizi offerti agli studenti. Il rischio è di veder compromesso il percorso di statizzazione dell’Istituto senza il quale la nostra comunità rischia di perdere un’istituzione storica e prestigiosa, fondamentale per la formazione e la crescita culturale della città”.



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