"La Aru a San Prospero non si farà" annuncia il Comune

Di Redazione | 18 Marzo 2016 alle 16:20

"La Aru a San Prospero non si farà" annuncia il Comune

Maggi: “Preso atto della contrarietà delle assemblee alla Aru a San Prospero”

L’amministrazione comunale smentisce fermamente ogni ipotesi di istituzione di Aru a San Prospero.

“Non abbiamo mai sostenuto – commenta l’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi – né pronunciato parole che potessero far intendere la volontà di procedere alla creazione di un’Aru a San Prospero senza le opportune valutazioni e, soprattutto, senza le dovute condizioni in termini di consenso dei residenti. Gli incontri con la cittadinanza e i meccanismi di partecipazione sono sempre stati propedeutici a qualsiasi presa di decisione, anche su altri fronti”.

Abbiamo preso atto di quanto emerso nell’assemblea della Consulta con i cittadini dell’area – prosegue Maggi – durante le quali si è manifestata una diffusa contrarietà a qualsiasi forma di regolamentazione della sosta prevista dal sistema delle Aru. Evidentemente i residenti di San Prospero ritengono che queste soluzioni, anziché tutelarli dal punto di vista della facilità di reperimento dei parcheggi, renderebbero meno semplice la loro quotidianità e le loro stesse necessità di spostamento e sosta”.

“Non per questo dobbiamo ritenere che lo strumento delle Aru sia superato – conclude Maggi – o, comunque, da considerarsi non funzionale per il sistema dei parcheggi di chi abita nelle aree in prossimità al centro storico. La nostra intenzione è quella di procedere con consultazioni assembleari in tutte le altre zone della città che per le proprie caratteristiche urbanistiche sono già interessate, o potrebbero esserlo, dalla regolamentazione delle Aru. Dove emergessero posizioni contrastanti e non nette, come invece registrato nel caso di San Prospero, potremmo quindi procedere a successive consultazioni referendarie, per un pieno coinvolgimento e favorire l’espressione di tutti i residenti delle aree interessate, tenendo presente che il progetto delle nuove Aru è diverso rispetto a quelle già istituite, perché connotato da maggiori elementi di flessibilità”.



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