L'Accademia Chigiana di Siena ricorda Milva

La cantante, voce tra le più particolari e amate, è stata ospite dell’Accademia Chigiana il 28 novembre del 1987, accompagnata dal pianista Beppe Moraschi nel contesto della 65ª Stagione di Concerti “Micat in Vertice” con il concerto “Milva canta Brecht”.

Di Redazione | 26 Aprile 2021 alle 17:18

L'Accademia Chigiana di Siena ricorda Milva
L’Accademia Musicale Chigiana di Siena si unisce al cordoglio di tutto il mondo dello spettacolo per la scomparsa di Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, mancata il 23 aprile scorso.

“L’Accademia – è la nota – partecipa alle molte manifestazioni di sincero affetto e alle più vive espressioni di condoglianza per la cantante e attrice emiliana, che negli anni ‘80 aveva riscosso un grande successo di pubblico in Italia e in tanti paesi del mondo. Numerose e significative le onorificenze e i riconoscimenti ufficiali conferiti negli anni 2000 dalle Repubbliche Italiana, Francese e Tedesca per le sue straordinarie capacità artistiche. La cantante, voce tra le più particolari e amate, è stata ospite dell’Accademia Chigiana il 28 novembre del 1987, accompagnata dal pianista Beppe Moraschi nel contesto della 65ª Stagione di Concerti “Micat in Vertice” con il concerto “Milva canta Brecht”. In quell’occasione eseguì numerosi numeri tratti dalle due opere di Kurt Weill su libretto di Bertolt Brecht Die Dreigroschenoper (L’opera da tre soldi) e Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny (Ascesa e caduta della città di Mahagonny), la cui memorabile interpretazione le era valsa una fama internazionale, specialmente in Germania”.

“Avvicinata alle opere brechtiane grazie all’intuizione del regista Giorgio Strehler, con cui collaborò per i cicli “Io e Bertolt Brecht” del 1967 e 1975, Milva divenne Jenny dei pirati nel L’opera da tre soldi, forse la realizzazione teatrale più famosa del drammaturgo tedesco, tratta da L’opera del mendicante di John Gay del 1728. La messa in scena della feroce denuncia del mondo borghese e capitalistico, secondo una partitura e un copione che alternano momenti di prosa a momenti musicali e cantati, puntava a sfidare apertamente l’idea di “teatro” e di “decenza” presenti nella Germania della Repubblica di Weimar degli anni Trenta. Attrice e cantante dal grande carisma, Milva si sentiva a proprio agio anche nel secondo capolavoro Brecht-Weill Ascesa e caduta della città di Mahagonny, che mette in scena il dramma della vendita del corpo femminile, come seppe dar prova nella sua interpretazione all’Accademia Chigiana del lontano, ma sempre vivo, novembre del 1987” conclude la nota.


Articoli correlati