Lavoratori Opera/Civita a De Mossi: "Abbiamo sempre lavorato con impegno e serietá"

Lettera aperta al Sindaco: "Per noi è stata una doccia fredda. Si tenga conto delle famiglie e delle preoccupazioni di chi opera nel settore"

Di Redazione | 1 Marzo 2020 alle 13:48

Lavoratori Opera/Civita a De Mossi: "Abbiamo sempre lavorato con impegno e serietá"

I lavoratori di Opera/Civita si rivolgono con una lettera aperta al sindaco Luigi De Mossi e alla sua giunta in merito alla volontà dell’Amministrazione di non rinnovare l’accordo di gestione per il Santa Maria della Scala (LEGGI QUI).

“Alla cortese attenzione del signor Sindaco Luigi De Mossi e della Spett.le Giunta Comunale. Siamo un gruppo di professionisti senesi che lavora con la società Opera SPA/Civita e che attualmente prestano servizio a Siena, presso il Complesso Museale del Santa Maria della Scala”.

“Vorrà scusarci se ci rivolgiamo a Lei e siamo a interessarla in merito a quanto abbiamo letto in questi giorni sulla stampa locale, riguardo alla volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di non rinnovare il contratto in scadenza a Novembre 2021 con la società per la quale lavoriamo. Ci preme sottolineare che molti di noi prestano da anni servizio presso questa struttura e, grazie a quanto fatto dall’azienda, si sono formate delle competenze locali e creati così molti posti di lavoro per la città e le zone limitrofe. In questo modo, altri colleghi si sono potuti aggiungere all’organico originale, creando così un gruppo di professionisti che, ci auguriamo, offra un buon servizio ai tanti turisti che vengono a Siena”.

“Come facilmente potrà verificare, la quasi totalità di noi che lavora in questa struttura museale, è nata e vive da sempre in questa città (alcuni di noi sono addirittura nati nel complesso presso cui lavorano attualmente). Non vogliamo peccare di superbia, ma riteniamo di svolgere il nostro lavoro, oltre che con impegno, serietà e rispetto del luogo, anche con la dovuta e necessaria professionalità. Peraltro molti di noi sono stati testimoni, come operatori, della trasformazione del Santa Maria della Scala, da Spedale a polo museale, vivendo con entusiasmo tutto il suo percorso. Inoltre, dal momento in cui la nostra azienda, assieme all’Università e all’Amministrazione Comunale, porta avanti un progetto finalizzato a un Master (Executive in Management del Patrimonio Culturale) per la formazione di nuovi professionisti del nostro settore, riteniamo, anche con queste figure, di poter continuare a offrire (e sicuramente migliorare) il servizio da noi sinora svolto”.

“Con la presente siamo quindi, cortesemente, a invitarLa a tenere nelle dovute considerazioni quanto da noi sopraindicato, affinché non si vada a configurare una situazione tale da determinare problematiche per le nostre famiglie e per l’economia del nostro territorio, anche tenuto conto del fatto che l’azienda presso la quale prestiamo servizio ha sempre onorato nei nostri confronti tutti gli impegni, economici e non. Capirà che in momenti come questi, dove la preoccupazione per chi opera nel settore turistico è ai massimi livelli (in quanto si preannuncia di avere un 2020 in forte recessione), trovarsi a leggere sulla stampa tale notizia per noi lavoratori è stata una bella doccia fredda. Per questo, confidiamo che la presente comunicazione venga da Lei considerata per una eventuale rivalutazione di quanto deciso dall’Amministrazione Comunale”



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