Le creazioni di vetro del senese Massimo Borgna protagoniste della Milano Design Week

Di Redazione | 30 Marzo 2017 alle 17:31

Le creazioni di vetro del senese Massimo Borgna protagoniste della Milano Design Week

Il maestro senese Massimo Borgna sarà protagonista della seconda edizione del progetto Doppia Firma al Salone del Mobile di Milano insieme alla designer Cristina Celestino

In occasione dell’edizione 2017 del Salone del Mobile l’azienda artigiana di Massimo Borgna, Antique Mirror, sarà protagonista insieme alla designer Cristina Celestino, della seconda edizione del progetto Doppia Firma, promosso da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Living Corriere della Sera e Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.

Doppia Firma è un progetto che unisce l’innovazione del design alla tradizione dei grandi maestri d’arte italiani. La finalità è quella di dare vita a una collezione unica (15 opere) di oggetti raffinati e originali, frutto dello scambio creativo tra un designer e un artigiano dal savoir-faire pressoché unico: opere inedite che nascono dalla fertilizzazione reciproca tra una cultura del progetto aperta alla contemporaneità e un saper fare che sia espressione autentica del territorio.

Massimo Borgna, maestro appassionato che coniuga conoscenza e antica tradizione con la più moderna tecnologia di taglio e incisione del vetro, ha lavorato all’interno del progetto Doppia Firma con la designer Cristina Celestino, fondatrice del marchio Attico Design e autrice del progetto Atomizers, attualmente esposto con la collezione permanente alla Triennale di Milano. Dalla loro collaborazione è nata “The  Little Prince”, una lampade cubiche in vetro policromo che una volta accese rivelano una texture di piccole stelle attraverso le quali filtra la luce.

“Quando ci siamo incontrati per la prima volta per il progetto Doppia Firma avevamo delle idee molto diverse – racconta Massimo Borgna. Cristina all’inizio era rimasta molto affascinata dalle trasparenze di alcuni miei prodotti e pensava di percorrere quella strada. Poi vedendo altri miei lavori con i decori fatti a laser simili a delle feritoie abbiamo deciso insieme che potevamo creare un oggetto con quel pattern. Questa per me rappresenta una nuova avventura: è infatti la prima volta che mi cimento con il mondo dell’illuminazione.” La nuova edizione, realizzata in concomitanza con le Giornate Europee dei
Mestieri d’Arte, network internazionale dedicato al saper fare di eccellenza, pone in dialogo per la prima volta designer europei e maestri d’arte italiani: una sfida ancora più stimolante, che darà vita a progetti imprevedibili, anche grazie al confronto tra codici culturali talvolta assai diversi e distanti. Una sperimentazione che in virtù di questa dimensione europea si fa ancor più interessante e potenzialmente multiforme.



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