Le Università senesi e l'Istituto Musicale Franci sostengono i referendum: nasce il Comitato Interuniversitario e AFAM

Le due Università di Siena, l'Istituto Musicale “Rinaldo Franci”, studenti, sindacati e docenti uniti per sostenere i quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. Questa mattina è nato ufficialmente il Comitato Interuniversitario a favore del Referendum dell'8 e 9 giugno

Di Redazione | 30 Maggio 2025 alle 16:33

Le Università senesi si mobilitano per i referendum su lavoro e cittadinanza in programma l’8 e 9 giugno 2025. Questa mattina all’Università per Stranieri di Siena si è svolta un’assemblea pubblica per la costituzione ufficiale del Comitato Referendario Interuniversitario e AFAM e per approfondire i contenuti dei cinque quesiti referendari, quattro dei quali riguardano i diritti del lavoro (licenziamenti illegittimi, precarietà, sicurezza, tutele nelle piccole imprese) e uno il tema della cittadinanza (riduzione da 10 a 5 anni del periodo di residenza per ottenerla).

L’iniziativa vede la partecipazione congiunta dell’Università degli Studi di Siena, dell’Università per Stranieri di Siena e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci”, a testimonianza di un’ampia convergenza del mondo accademico sulla necessità di un rinnovato impegno civico in materia di diritti e democrazia.

“Le istituzioni non potevano mancare in un comitato che intende valorizzare un’opportunità che viene garantita dalla nostra Costituzione e viene offerta ai cittadini e alle cittadine, a cui occorre ricordare che l’esercizio del voto nel momento referendario non comporta quel rischio di delega che invece è connesso alla partecipazione alle elezioni politiche o anche alle elezioni amministrative – spiega il Docente UniSi Fabio Mugnaini -. Qualcuno può anche pensare che non valga la pena di andare a votare perché tanto poi fanno come vogliono. In realtà questo non è sempre possibile e laddove è stato possibile è perché è mancata la vigilanza attiva dei cittadini, dei partiti, dei movimenti e probabilmente anche dei soggetti che hanno il compito di formare alla cittadinanza piena. Ed è il motivo per cui le università ci sono, insieme a tutte le altre istituzioni formative”.

“È giusto che tutte le istituzioni dove si fa formazione, dove ci sono i giovani, si parli di democrazia e dell’importanza che ha il referendum – dichiara Anna Carli, Presidente dell’Istituto Superiore Rinaldo Franci -. Poi ognuno sceglierà, secondo i propri convincimenti, però io credo che il valore della democrazia debba essere un valore su cui dobbiamo sempre essere presenti e su cui dobbiamo sempre mettere il nostro impegno”.

Il Comitato ha già raccolto numerose adesioni: tra i firmatari figurano i Rettori Roberto Di Pietra (UniSi) e Tomaso Montanari (UniStraSi), la Presidente dell’Istituto Franci, il Coordinamento Precariato Universitario di Siena (CPU), l’associazione Link Siena, oltre a più di cento docenti.

Presente all’iniziativa Maria Grazia Gabrielli, della Segreteria nazionale della CGIL, che guarda con ottimismo alla sfida da vincere contro l’astensionismo: “Oggi notiamo che c’è un’attenzione che sicuramente è molto più alta e notiamo soprattutto e valorizziamo il fatto che, parlando con le persone con i cittadini italiani, con gli studenti, con i lavoratori, con chi un lavoro lo sta cercando, c’è non soltanto attenzione ma anche una grande voglia di partecipazione e questo quindi ci fa ben sperare per il raggiungimento del quorum.”



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