L'Università di Siena pronta a ospitare il convegno internazionale “E ti scrivo di qui. Per l’epistolario di Eugenio Montale”

Dal 19 al 21 novembre all’Università di Siena. Scaffai: “Le lettere ci svelano un Montale più umano e vicino”. Il 19 sera lo spettacolo “Parlami, Clizia” al Teatro dei Rozzi.

Di Lorenzo Agnelli | 7 Novembre 2025 alle 13:00

Sarà Siena, dal 19 al 21 novembre, a ospitare uno dei più importanti appuntamenti di studi dedicati a Eugenio Montale, con il convegno internazionale “E ti scrivo di qui. Per l’epistolario di Eugenio Montale”, organizzato dall’Università degli Studi di Siena nell’ambito del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN 2022) “Lettere in rete. Eugenio Montale epistolografo (1915-1981)”.

Coordinato dal professor Niccolò Scaffai, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, il progetto ha coinvolto anche gli Atenei di Genova, Firenze e Pisa.
“Abbiamo condotto una ricognizione completa della corrispondenza montaliane, edita e inedita – spiega Scaffai – e realizzato un database che consente di interrogarla a più livelli. È un lavoro che apre prospettive nuove: le lettere non solo completano il ritratto umano di Montale, ma gettano luce sulle sue scelte poetiche e critiche, rivelando connessioni sorprendenti tra la vita e l’opera”.

I lavori si apriranno martedì 19 novembre alle 14:15 nell’Aula Magna Storica del Rettorato (Banchi di Sotto 55) con i saluti istituzionali e proseguiranno nei due giorni successivi presso l’Auditorium del Santa Chiara Lab. In parallelo sarà disponibile una mostra virtuale dei materiali montaliani della Biblioteca Umanistica, realizzata in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU).

Scaffai evidenzia come l’obiettivo sia anche quello di superare i confini accademici: “Non vogliamo restare chiusi nelle stanze della ricerca universitaria, ma condividere i risultati con la cittadinanza. Il nostro progetto nasce dal desiderio di ‘scrivere’ idealmente anche noi una lettera: partire dalle nostre ricerche per dialogare con chi ama la poesia e con chi la scopre per la prima volta”.

In questa prospettiva si inserisce lo spettacolo “Parlami, Clizia”, in programma la sera del 19 novembre alle ore 21 al Teatro dei Rozzi, a cura della Compagnia ZERA. “Sarà una lettura teatralizzata del carteggio tra Montale e Irma Brandeis – racconta Scaffai – una delle corrispondenze più intense e affascinanti della letteratura italiana. È un modo per restituire voce e presenza ai due protagonisti, far sentire le emozioni e i conflitti che attraversano quelle lettere e che poi trovano eco nelle poesie più celebri di Montale. L’ingresso sarà gratuito e aperto a tutti: studenti, cittadini, appassionati”.

A introdurre questo percorso, questa mattina, si è svolta nell’aula 468 del complesso di San Niccolò la lezione “My darling Irma… L’opera di Montale tra lettere e poesia”, tenuta dallo stesso Scaffai per gli studenti delle scuole superiori. “Abbiamo voluto cominciare dalle nuove generazioni – aggiunge Scaffai – perché Montale non è un autore distante: attraverso le sue lettere si mostra nella sua fragilità, nei suoi dubbi, nelle sue relazioni. È un Montale più umano, che parla anche ai ragazzi di oggi”.

Tre giorni di studio e confronto, dunque, ma anche di partecipazione e apertura, nel segno di una poesia che continua a scrivere e a far scrivere di sé. “Montale – conclude Scaffai – è un autore che ha saputo trasformare la parola in uno strumento di conoscenza del mondo. Le sue lettere ci insegnano che ogni scrittura è, in fondo, un atto di relazione, un modo per costruire un ponte verso l’altro”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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