"Messa alla prova": presentato il protocollo d'intesa per i detenuti con pene inferiori ai 4 anni

Di Redazione | 22 Novembre 2019 alle 16:11

"Messa alla prova": presentato il protocollo d'intesa per i detenuti con pene inferiori ai 4 anni

La misura consente agli imputati di accedere a un programma di trattamento riabilitativo alternativo alla pena

E’ stato presentato oggi, 22 novembre, nei locali del palazzo dell’amministrazione provinciale di Siena, il Protocollo di Intesa per l’attivazione dell’iniziativa “messa alla prova” per detenuti con pene inferiori ai 4 anni.

Anche in diversi Comuni del senese si potrà ricorrere, dunque, alla cosiddetta “messa alla prova”, ovvero la misura che consente agli imputati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore a quattro anni, di accedere a un programma di trattamento riabilitativo alternativo alla pena.

Ciò è stato reso possibile con la firma della Convenzione con il Ministero di Giustizia e del Protocollo di intesa fra Società della Salute Senese, Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA), la Società della Salute Altavaldelsa, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterno (Uepe di Siena e Grosseto), la Casa Circondariale di Siena, la Casa di Reclusione di San Gimignano, l’Associazione “ALETEIA – Studi e ricerche giustizia riparativa e mediazione” e l’Associazione “APAB”.

Il programma prevede come attività obbligatorie: l’esecuzione di lavori di pubblica utilità presso i Comuni che hanno aderito all’accordo, l’attuazione di condotte riparative, finalizzate a eliminare le conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, il risarcimento del danno cagionato e, ove possibile, l’attività di mediazione con la vittima del reato.

“Dopo due anni di lavoro finalizzati al raggiungimento dell’accordo – sottolineano i responsabili delle Associazioni Aleteia, APAB e “Il Telaio delle Idee”, che svolgono la preziosa attività di promozione e facilitazione della misura – siamo veramente lieti della sottoscrizione di questo Protocollo d’Intesa che, da un lato, permette, di rendere più efficace il percorso di reinserimento sociale e di responsabilizzazione di coloro che hanno commesso un reato, consentendo loro di accedere, in ogni fase del procedimento penale, a servizi di giustizia riparativa e, dall’altro, di conferire risorse per contribuire al miglioramento dei vari servizi offerti da enti locali e da associazioni”.

“E’ un passo importante – aggiunge Giuseppe Gugliotti, presidente della Società della Salute Senese – che testimonia l’attenzione delle nostre Società della Salute e dei nostri Comuni nei confronti di progetti di reale promozione delle persone e, allo stesso tempo, ne evidenzia la capacità di cogliere opportunità per coinvolgere risorse nelle attività di servizio alla comunità”.



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