Non si è conclusa con il fortunato ritrovamento la vicenda della 16enne di nazionalità tedesca che il 23 luglio risultò dispersa nel centro di Siena, venendo recuperata il giorno seguente grazie a un notevole spiegamento di mezzi di soccorso, forze di polizia, volontari e vigili del fuoco, e una felice cooperazione tra tutte le parti in gioco. Per definire i contorni di quanto successo è stata aperta un’inchiesta per adesso avvolta nel massimo riserbo, per capire se dietro l’allontanamento della minore si nasconde qualcosa di diverso rispetto al litigio col padre, che sembrava la causa iniziale.
Oggi, al tribunale di Siena, dinanzi al giudice Jacopo Rocchi, si è tenuto l’incidente probatorio con l’ascolto della giovane, che ha fornito la sua versione dei fatti, e il procedimento riprenderà a metà dicembre. Come si ricorda furono ore di grande apprensione, e fu coinvolta anche l’ambasciata tedesca che adesso, al pari di famiglia e investigatori, vuole vederci chiaro e fare luce sulle zone d’ombra. Bocche cucite da parte degli addetti ai lavori, non è chiaro al momento quali sono le ipotesi di reato né a chi sarebbero contestate, si aspetta la conclusione degli accertamenti.
C.C
