Mobilitazione a sostegno dei lavoratori della sanità, domani presidio anche alle Scotte

Promossa da Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl e Uil Pa, si terrà domani di fronte all'ospedale tra le 10.30 e 12.30

Di Redazione | 12 Novembre 2020 alle 13:33

Mobilitazione a sostegno dei lavoratori della sanità, domani presidio anche alle Scotte

“Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini”. Questo lo slogan dell’iniziativa, promossa da Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl e Uil Pa, che si svolgerà domani venerdì 13 novembre davanti agli ospedali e ai luoghi simbolo di diverse città italiane, in segno di solidarietà verso il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni. Anche in Toscana si terranno iniziative su tutto il territorio regionale per chiedere garanzie di lavorare in sicurezza, assicurando ai lavoratori dispositivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria. I sindacati chiedono anche di procedere con nuove assunzioni per implementare il personale e rafforzare i servizi sanitari, anche attraverso la stabilizzazione dei precari, e di rinnovare i contratti per valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Presidio in programma al Policlinico Le Scotte, ore 10,30-12,30.

Ecco tutte le iniziative sul territorio toscano:

FIRENZE: Ospedale San Giovanni di Dio – Torregalli 11-12
PRATO: Ospedale Santo Stefano 11,30-13
LUCCA: Ospedale San Luca di Lucca (9,30) e Ospedale Versilia Lido di Camaiore (11)
MASSA: Ospedale di Massa (NOA) 10-12
PISA: Azienda Ospedaliera a Cisanello 11-13
LIVORNO: Ospedali Riuniti Livorno (10-12) – Ospedale di Cecina (10-12)- Ospedale di Piombino (10-12) – Ospedale di Portoferraio (10-12)
SIENA: Policlinico Le Scotte 10,30-12,30
AREZZO: Ospedale San Donato 10-12
GROSSETO: Ospedale Misericordia 9-11
PISTOIA: Ospedale San Jacopo 13-15,30

“Rivendicare salute e sicurezza per i lavoratori della sanità toscana e nel paese e quindi anche assunzioni, stabilizzazione del personale precario, regole chiare nella gestione dello smart working, e infine le risorse per rinnovare il Contratto di lavoro – queste le parole di Bruno Pacini segretario generale Fp Cgil Toscana – in questo momento è per noi una scelta di campo chiara: non ci stiamo né agli eroi della pandemia e nemmeno ai lavoratori pubblici che devono pagare anche con pezzi di salario i costi generali dell’emergenza. Questi hanno già pagato la crisi del 2008 l’ostracismo politico trasversale al lavoratore dei pubblici servizi, che mai come ora è invece evidente, garantisce tutta la struttura anche economica privata. È l’ora delle scelte chiare se la politica gira ancora una volta la testa disconoscendo il Diritto a lavorare con Contratti vigenti sceglie la strada dell’isolamento sociale dove lo stato arretra e abbandona i singoli cittadini guardando a modelli che la crisi economica che è già in atto non permetterà di essere affrontata dai cittadini che avranno sempre più bisogno di un governo pubblico e solidale”.

“Questa mobilitazione – dice il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl Toscana, Marco Bucci – è importante perché non punta solo a dare sostegno ai lavoratori, nell’occhio del ciclone in questa emergenza, ma anche a chiedere un rafforzamento del sistema sanitario, a beneficio di tutti gli utenti e i cittadini toscani”.

“Domani di fronte ai principali Ospedali della Toscana svolgeremo dei presidi di manifestazione con striscioni, cartelli e bandiere. La Uil Fpl unitamente a Fp Cgil e Cisl Fp chiedono la solidarietà di tutti i cittadini verso il personale del Servizio Sanitario che sta affrontando senza tregua ed in prima linea questa seconda ondata dell’emergenza pandemica – spiega il segretario generale Uil Fpl Toscana Mario Renzi – Ci battiamo con loro per rilanciare e potenziare le politiche per la nostra salute chiediamo: sicurezza, garantendo dispostivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria; assunzioni, stabilizzando i precari e garantendo più occupazione, anche in deroga alle norme esistenti; contratti, valorizzando le professioni, anche attraverso il rinnovo dei contratti; e contro chi nega l’esistenza del virus, dell’emergenza epidemiologica e del rischio che stanno correndo medici, infermieri e tutto il personale sanitario”.



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