Montanari: "Santa Maria della Scala Acropoli di Siena, progetto ancora attuale. Serve autonomia da politica"

Il rettore dell'Università per Stranieri di Siena a "In Diretta": "Sms può ancora essere il cuore pulsante della ricerca. La Fondazione potrebbe essere una soluzione, a patto che non sia uno spin off della politica, un parcheggio per clientele politiche".

Di Redazione | 16 Novembre 2021 alle 23:00

Montanari: "Santa Maria della Scala Acropoli di Siena, progetto ancora attuale. Serve autonomia da politica"

Ospite di “In diretta” in onda su Siena Tv, il Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, ha detto la sua circa il futuro e le prospettive del Santa Maria della Scala, protagonista della puntata del format e asset di primaria importanza in cerca di rilancio.

“I problemi (del Santa Maria della Scala, ndr) non hanno a che fare con la maggioranza politica del momento, ma con strutture non riformate e finite a morire, e con l’incapacità di attuare un grande progetto tutto senese, che era quello di fare del Santa Maria della Scala il cuore pulsante della ricerca, con università, biblioteche e fototeche, musei, mostre, ristoranti e librerie, una cuore pulsante capace di innovare la conoscenza – ha affermato Montanari – e non un supermercato di cultura, non uno scatolone dove mettere format comprati da fuori. Un posto dove il meglio della tradizione senese cresce e si rivolge al mondo”.

“Il progetto di Brandi, di fare il grande Santa Maria, l’Acropoli di Siena, è ancora molto attuale, non è tardi, e potrebbe avere impulso dalla Pinacoteca – ancora il rettore – si deve capire però che gli errori del passato non vanno ripetuti. La Fondazione potrebbe essere una soluzione,  ma ci deve essere la partecipazione di altri enti per vivere, e non deve essere uno spin off della politica, un parcheggio per clientele politiche, questo è un problema che riguarda tutto l’arco costituzionale. Il punto vero è avere un progetto culturale autonomo, che trovi finanziamenti che non dipendano dalle delibere degli enti locali controllati dalla politica. Il cordone ombelicale va tagliato, deve esserci una iniziativa autonoma. Sarebbe importante l’inclusione, ad esempio, di Unisi e Unistrasi, per ottenere autonomia di ricerca. Il Santa Maria della Scala è della città e dei senesi” afferma in conclusione.



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