Dal 24 maggio all’8 giugno 2025, Montepulciano Stazione celebra un secolo di storia con “Montepulciano Staz100ne”, un ricco calendario di iniziative promosso dalle associazioni locali. Due settimane di eventi tra mostre fotografiche, convegni e momenti di comunità per rendere omaggio a un territorio le cui radici affondano nel lontano 1825, quando nel Catasto Leopoldino appariva un piccolo nucleo di sei case denominato “Fontago”.
Il nome “Stazione” arrivò solo nel 1880, con l’arrivo dei binari e dei treni a vapore. Lo sviluppo vero e proprio prese il via nel 1899 con la costruzione dello zuccherificio, fino a culminare nel 1925, quando un Decreto Regio ufficializzò il nome “Montepulciano Stazione”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 giugno. Esattamente cento anni dopo, la comunità ha deciso di celebrare questa ricorrenza con una serie di appuntamenti culturali e storici.
Tra gli eventi di spicco, la tavola rotonda di sabato 31 maggio alle ore 16:00, presso lo Spazio Bocciofila (in caso di maltempo al Centro Civico), dal titolo: “Lo Zuccherificio, la Stazione, la Ferrovia Fontago/Montepulciano, la Fiera alla Maestà del Ponte, il Foro Boario, la Pavesi…”
Un incontro dedicato ai luoghi simbolo della storia locale, con il contributo di studiosi ed esperti:
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Riccardo Pizzinelli (Presidente della Società Storica Poliziana)
L’urbanizzazione di Fontago/Stazione: dal Catasto Leopoldino a oggi -
Franco Rossi (ex Assessore alla Cultura di Montepulciano)
Lo Zuccherificio: 1899-1929, trent’anni tra speranze e delusioni -
Daniele Brizza
1920-1930: dalla Maestà del Ponte alla Chiesa del Sacro Cuore, tra fiere e Foro Boario -
Stefano Biagiotti (esperto di Economia e Politiche dell’Ambiente)
1900-1927: la ferrovia Stazione/Fontago/Montepulciano tra sogni e realtà -
Francesca Cenni (Direttrice Biblioteca e Archivio “Piero Calamandrei”)
1967-2021: la Pavesi, un simbolo di modernità e identità culturale
Un’occasione unica per riscoprire le radici, le trasformazioni e il patrimonio condiviso di una comunità che ha saputo evolversi, restando fedele alla propria memoria.
