Montomoli: "Restrizioni Dpcm, sacrifici ora per evitare lockdown futuri"

Il docente ed esperto senese dice la sua a Siena Tv: "Chiusure e coprifuoco? A tutti piace andare a bere una birra fuori con gli amici, ma adesso non è il caso. I numeri di oggi non paragonabili con quelli di marzo"

Di Redazione | 19 Ottobre 2020 alle 21:15

Montomoli: "Restrizioni Dpcm, sacrifici ora per evitare lockdown futuri"

Emanuele Montomoli, docente universitario, ricercatore nel campo dei vaccini e imprenditore di Vismederi, ha fatto il punto a Siena Tv sull’emergenza Covid-19, alla luce del nuovo decreto del Governo.

“C’è stata una ulteriore stretta su attività considerate non di primaria importanza, per non colpire quelle invece di primaria importanza, come ad esempio la scuola – afferma ai nostri microfoni – Si vorrebbe cercare di penalizzare il meno possibile le attività commerciali con restrizioni programmate ora per scongiurare più avanti il lockdown, mi pare logico. Bar, pub, e ristoranti dovranno fare un sacrificio mirato, per evitare chiusure totali. Le scuole dovrebbero essere l’ultimo baluardo, non nego che possa essere un rischio ma va corso fino in fondo, non è pensabile che si debba penalizzare la scuola per tenere aperte attività più, diciamo, ludiche, lo dico rispettando ovviamente chi è nel settore e vive di questo. I contagi stanno salendo, le restrizioni ora permettono nel futuro di scongiurare il lockdown, che sarebbe economicamente catastrofico”.

Si fa un gran parlare della possibilità dei sindaci di chiudere strade e piazze a rischio assembramento. “E’ pacifico il fatto che all’aperto il virus si diffonde meno e che a tutti piace stare fuori con gli amici a bere una birra – afferma – ma bisogna entrare nell’ordine di idee che questo adesso non è possibile”.

Sulla curva dei contagi: “I casi sono di più che ad inizio lockdown, ma al tempo erano diagnosticati in larga parte quelli ospedalizzati e gravi, ora i positivi li andiamo a cercare sul territorio, e spesso sono asintomatici o paucisintomatici, non possiamo paragonare i numeri di oggi con quelli di marzo – sottolinea Montomoli – Certo, la situazione va tenuta sotto controllo. L’immunità di gregge non è riuscita perchè siamo stati molto bravi a contenere il virus, dalle indagini epidemiologiche fatte solo il 5% della  popolazione ha incontrato il virus. C’è un serbatoio potenziale del 95%, se lo lasciamo circolare liberamente”.

La posizione di Montomoli da presidente del Costone all’indomani delle decisioni governative sullo sport: “Resto scettico, da presidente di una squadra dilettantistica sono felice di rinunciare a un campionato di C silver, per quanto mi dispiaccia da appassionato e visti gli investimenti fatti , per evitare rischi a famiglie e ragazzi. Un conto per un giovane è prendere il virus a scuola, un altro è contrarlo mentre fa sport, mi sentirei in colpa, non sarebbe stato qualcosa necessario per la sua sopravvivenza”.



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