Morte Rossi, Carolina Orlandi dopo la maxi perizia: "Vogliamo sapere l'identità delle persone nel video inedito"

L'avvocato Miceli: "La Procura di Siena ritiene ancora di non dovere riconoscere i propri errori e di non dovere tornare a eseguire nuove indagini?”

Di Redazione | 19 Luglio 2022 alle 18:30

Secondo la maxi perizia dei carabinieri i cui risultati sono stati resi noti oggi da parte della commissione parlamentare d’inchiesta, David Rossi si suicidò la sera del 6 marzo 2013, quando precipitò dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. Si tolse la vita lasciandosi cadere nel vuoto, dopo essere rimasto appeso alla sbarra, ma ci sono ancora molti punti interrogativi rimasti aperti.

Sono emerse cose molto importanti – commenta Carolina Orlandi – per esempio si parla di un video inedito di cui nemmeno noi sapevamo l’esistenza, il video della telecamera di sorveglianza numero 8, che riprende due persone, che due minuti dopo la caduta di David escono dall’uscita secondaria della banca, in Piazza dell’Abbadia. Un video che all’epoca dei fatti era stato acquisito e poi deliberatamente cancellato. Ora noi vorremmo sapere l’identità di quelle due persone e perché ci è sempre stato detto che la Banca era praticamente vuota”.

“Non solo – dice ancora Carolina Orlandi -. I risultati medico legali per larga parte vanno incontro a quello che era stato affermato dal professor Introna, che sosteneva che David potesse essere stato tenuto fuori afferrato per i polsi e questo spiegherebbe le ferite che ha sul dorso della mano. Infatti queste ferite sono compatibili, dicono, con un afferramento e una rotazione. E viene confermato dalla perizia medico-legale depositata in Commissione, che le lesioni sul volto di David non sono in alcun modo compatibili con la caduta.

Poi abbiamo sentito anche tutto il resto della conferenza stampa – aggiunge la Orlandi – tutte le altre affermazioni che vanno nella direzione del suicidio e ci è sembrato di sentire il copia incolla della prima inchiesta archiviata, che a detta di tutti, è stata molto frettolosa, sommaria, superficiale e non nego che questo ci abbia fatto male”.

 

“Dal lavoro della commissione emerge una novità importante: un video di sorveglianza inedito che ritrae due soggetti uscire da un’uscita secondaria della Banca, solo 2 minuti dopo la caduta di Rossi. Il video risulta essere stato acquisito e poi cancellato. A questo si sommano lesioni al braccio e al volto assolutamente non spiegabili con l’’ipotesi di una caduta per defenestramento”. Lo afferma l’avvocato Carmelo Miceli, legale di Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi e della figlia di lei, Carolina Orlandi, riguardo ai risultati della maxi perizia sulla morte di David Rossi.

“Dichiarazioni di decine di soggetti smentite dal contenuto di video cancellato. Foto hard con soggetti non ancora identificati cancellato dal portatile in uso al Rossi – continua Miceli – Queste sono solo alcune delle cose che stanno emergendo in modo gravissimo dalla conferenza stampa che la Commissione di inchiesta sulla morte di David Rossi stanno tenendo sugli esiti della Consulenza tecnica redatta da Ros, Ris e Racis”.
“Cosa altro deve accadere affinché chiunque, per primi i pm di Siena, riconoscano che le indagini che sono state fatte fino ad oggi sono state semplicemente ridicole?”, continua.
“Davvero queste cose dovevano essere scoperte da una commissione d’inchiesta e non dalla Procura della Repubblica? – conclude Miceli – La Procura di Siena ritiene ancora di non dovere riconoscere i propri errori e di non dovere tornare a eseguire nuove indagini?”.

 

“David poteva essere salvato ma nessuno ha fatto niente. Si sono trincerati tutti dietro a chissà quale paura. Sono sconcertata da quello che ho ascoltato”. Così Antonella Tognazzi vedova di David Rossi all’ANSA commenta la super perizia sulla morte del marito. Ringrazio il presidente Zanettin e la commissione, perché sono alla ricerca di una risposta veritiera a 360 gradi”.

 

“Mi pare di ricordare che i RIS, nella scorsa indagine hanno scambiato licheni per tracce di scarpe sul muro. Fate simulazione con manichino reale (come avevamo deciso insieme al procuratore Boni) e la partita sarà chiusa. Per ora di certo c’è solo che ci sono parecchie ferite non derivanti dalla caduta o autolesionismo, ergo derivino da qualcuno che l’ha menato – scrive Ranieri Rossi, il fratello di David, sul suo profilo Facebook. Rispetto a quanto annunciato dal presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta Pierantonio Zanettin di trasferire gli atti alle procure di Siena e Genova ha poi dichiarato: “Non ho molta fiducia. Hanno già indagato e sappiamo tutti come è andata. Se ci fosse la possibilità, sarebbe bene rivolgersi altrove”. “Al tempo ci fu detto che in banca a quell’ora non c’era nessuno. La cosa più grave è che quel video fu primo acquisito e poi cancellato”

 



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