Mps fra piano di salvataggio, aumento di capitale e "uscita" dal processo

Di Redazione | 15 Ottobre 2016 alle 10:34

Mps fra piano di salvataggio, aumento di capitale e "uscita" dal processo

Morelli nominato ufficialmente nuovo ad di Mps

Il cda di Mps ha riconosciuto ieri all’unanimita’ “la sussistenza dei requisiti di professionalita’ e onorabilita’” dell’amministratore delegato Marco Morelli, nominato esattamente un mese fa. Si tratta di un passaggio formale, ma indispensabile alla prosecuzione del lavoro del nuovo capoazienda. Ora dovranno arrivare i ‘via libera’ di Bankitalia e Bce. Il board riunito in terra senese ha poi iniziato a studiare il piano industriale firmato Morelli, che verra’ presentato fra dieci giorni. Sara’ la base dell’operazione di salvataggio della banca che, entro Natale, prevede una ricapitalizzazione da 5 miliardi. Un altro passaggio decisivo sara’ la cessione degli Npl. Una tranche da 1,6 miliardi andra’ al Fondo Atlante. I tempi “non dipendono da noi – ha spiegato Alessandro Penati, presidente di Queastio, Sgr, che gestisce il fondo – ma da quelli dell’aumento di capitale. Noi siamo pronti”. Intanto, comincia a prendere forma la squadra che guidera’ la banca senese in questa delicatissima fase. Antonio Nucci, che ha alle spalle una lunga esperienza in Intesa Sanpaolo, e’ stato nominato Chief commercial officer (Cco) e vicedirettore generale di Banca Monte dei Paschi di Siena. A lui, ha spiegato l’istituto in una nota, faranno riferimento “la direzione retail e rete e la direzione corporate e Investment banking, per il complessivo coordinamento, controllo e sviluppo dei mercati retail, private e corporate”. Per la Banca e’ stata una giornata difficile, non per quanto avvenuto a Siena, ma in tribunale a Milano, dove, per la vicenda Antonveneta, l’istituto senese ha patteggiato una multa da 600 mila euro e la confisca di 10 milioni di euro. Secondo l’accusa, tra il 2009 e il 2012, Rocca Salimbeni non adotto’ le procedure necessarie ad evitare che gli allora presidente Giuseppe Mussari, direttore Antonio Vigni e responsabile dell’area finanza, Gianluca Baldassarri – gia’ rinviati a giudizio – mettessero in piedi quelle che per la procura furono operazioni finanziarie irregolari per occultare le perdite legate all’acquisto, da parte di Mps, di Antonveneta. Anche Morelli, che dal 2006 al 2010 ha ricoperto ruoli di rilievo in Mps, era stato tirato in ballo per quella vicenda. Da un punto di vista penale ne usci’ completamente, con l’archiviazione, ma nel 2013 gli costo’ una multa da Bankitalia. Con il suo ritorno a Siena, Morelli e’ chiamato a salvare l’istituto dal fallimento. Nei giorni scorsi Moody’s ha messo in guardia la banca dal rischio che una bocciatura del referendum costituzionale del 4 dicembre possa scoraggiare gli investitori stranieri dall’aderire all’aumento di capitale. Un avvertimento esteso anche alle banche venete. “Moody’s ci ha creato un problema – ha risposto Penati, che con Atlante controlla Veneto Banca e Popolare di Vicenza – ma non c’e’ preoccupazione” perche’ “con il nostro intervento le condizioni di liquidita’” delle due banche “si sono stabilizzate, anzi stanno gia’ recuperando”. Anche i presidenti della Popolare di Vicenza, Gianni Mion, e di Veneto Banca, Beniamino Anselmi, hanno replicato a Moody’s: “Per noi risponderanno i fatti”.



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