Nucleare, Giani: "Sono convinto che il Governo si ricrederà sull'utilità della scelta ipotizzata"

"E' contraddittorio valorizzare scenari patrimonio mondiale Unesco e poi prevedere depositi di scorie nucleari"

Di Redazione | 5 Gennaio 2021 alle 17:18

Nucleare, Giani: "Sono convinto che il Governo si ricrederà sull'utilità della scelta ipotizzata"

Tantissime le prese di posizione da parte della politica locale e nazionale dopo la notizia dell’individuazione di alcuni potenziali siti idonei per il deposito di scorie nucleari in Toscana. A dire la sua, attraverso Facebook, è il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“È contraddittorio valorizzare scenari paesistici che come nel caso della Val d’Orcia diventano patrimoni mondiali dell’UNESCO e prevedere poi depositi di scorie di materiale radioattivo nucleare, pur frutto di lavorazioni medicali – sono le parole di Giani – Sono convinto che il Governo si ricrederá sull’utilità di scelta ipotizzata in aree dove la bellissima Trequanda ai confini della Val d’Orcia o l’affascinante Campagnatico immerso nei tratti più belli della Maremma costituiscono un valore ambientale unico al mondo”.
Sulla stessa linea l’assessore all’ambiente Monia Monni. “Comprendiamo la necessità di realizzare un deposito unico per i rifiuti radioattivi italiani, di bassa e media attività, scelta necessaria e trasparente che tende a trovare una risposta efficiente alla collocazione di rifiuti prodotti quotidianamente , anche in ambito medico, facendo emergere un problema lasciato nell’ombra per molto tempo. Tuttavia, in attesa di ulteriori comunicazioni ufficiali, affermiamo la nostra netta contrarietà alle possibili localizzazioni toscane, contrarietà che faremo valere in tutti i luoghi deputati e con tutti gli strumenti utili, a partire dalla consultazione pubblica prevista per individuare il sito più idoneo. Il nostro territorio vive di bellezza, di turismo e di agricoltura di pregio e, per valorizzarli ulteriormente, ha fatto la scelta di investire su un futuro fatto di ambiente, rinnovabili ed economia circolare. Ribadiamo dunque, e lo affermeremo in ogni luogo e con ogni strumento previsto e necessario, che ĺ’ipotesi di localizzazione in Toscana ci vede fermamente contrari poiché in contrasto con la nostra storia, la nostra vocazione e la nostra idea di futuro”.


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