C’è un appuntamento culturale oggi a Siena che incuriosisce per il tema trattato e per le tante congetture che sono state fatte su Papa Benedetto XVI. Alle 15:30, nella sala dei Mutilati, avverrà la presentazione del libro “Codice Ratzinger”, già bestseller in Italia.
La pubblicazione è una lunga indagine, durata oltre due anni, del giornalista e autore Andrea Cionci, che prova ad analizzare e chiarire i tanti dilemmi sulla figura di Ratzinger e sulla sua decisione di “mettersi da parte”. Il resoconto di Cionci, che è intervenuto a Buongiorno Siena, tende ad avvalorare l’ipotesi che il Papa emerito fu costretto a ritirarsi per volontà dei poteri globalisti e della fronda ecclesiastica modernista.
“Ho appurato una cosa di sconvolgente gravità – ha raccontato stamani l’autore a Siena Tv – cioè che Papa Benedetto non ha mai abdicato, ha rinunciato solamente a fare il Papa, ad alcune prerogative del suo ministerium, ma non ha mai rinunciato ad ‘essere Papa’, cioè all’investitura divina. Il conclave del 2013 che ha eletto il presunto Papa Francesco non era valido, perchè il conclave si convoca in caso di morte del Papa o a Papa regolarmente abdicatario. Quindi non abbiamo avuto due Papi, abbiamo avuto un Papa emerito al quale è stato convocato alle spalle un conclave invalido e un anti Papa. Papa Benedetto è stato mobbizzato durante tutto il suo pontificato, sia dalla “mafia di Sangallo”, nome che si erano dati un gruppo di porporati ultra progressisti, sia dai poteri forti internazionali, vedasi il clan Obama-Clinton”.
