Palio di Casole d'Elsa, successo e applausi per il Drappellone realizzato da Sergio Turi

Accolto con entusiasmo il drappellone. L'artista racconta la sua opera: "Volevo mandare un messaggio di pace"

Di Redazione | 12 Luglio 2024 alle 18:30

Palio di Casole d'Elsa, successo e applausi per il Drappellone realizzato da Sergio Turi

Il Drappellone del 148° Palio di Casole d’Elsa, dipinto dall’artista Sergio Turi, ha riscosso un notevole successo. Applausi, rumore, apprezzamenti al momento della presentazione in Piazza Luchetti, e tutti i contradaioli delle sette contrade casolesi che se lo vogliono portare nei rispettivi rioni. Un “Cencio” bello e d’impatto, dipinto tra le altre cose, in tempi brevissimi.

E’ il 10 giugno, il giorno successivo alla vittoria delle elezioni amministrative da parte del sindaco Andrea Pieragnoli, quando lo stesso sindaco chiama Sergio Turi per affidargli il lavoro, accolto con grande entusiasmo. In meno di un mese, l’artista nativo proprio di Casole d’Elsa, restituisce alla comunità un’opera che ha entusiasmato. Il sindaco Pieragnoli ha detto: “Sergio rappresenta una persona di tutto rispetto come artista e come curriculum e secondo noi poteva dare un valore aggiunto a quest’opera”.

La popolazione ha accolto il drappellone in maniera entusiasta. Un dipinto che va al di là della rappresentazione iconografica, e che è foriero di messaggi di pace e inoltre risulta denso di riferimenti alla storia dell’arte e alla mitologia. L’artista dice: “Sono partito da lontano. C’è il mito classico del Pegaso. Sotto c’è lo skyline di Casole d’Elsa. Ancora più sotto ho raffigurato sette delle nove muse”. Sette come le contrade di Casole d’Elsa, e di fatto nell’ultima parte del Drappellone ci sono gli stemmi dei rioni casolesi, anch’essi disegnati in maniera minuziosa. Essi si uniscono al Pegaso, il cavallo alato noto per la sua bellezza, per la sua grazia. Il cavallo di gran forza, che costruisce la pace, combatte il caos e il male, proponendo valori positivi. E poi le contrade sono rappresentate dalle muse, ognuna con i propri colori. Per gli antichi greci erano le custodi della cultura e delle arti e permettevano ai grandi avvenimenti di non venir dimenticati nel corso del tempo grazie al loro canto. Sergio Turi, onorato, ringrazia il sindaco Andrea Pieragnoli per l’opportunità concessa e afferma: “Il messaggio che volevo dare con questa opera è un messaggio di pace”.



Articoli correlati