Pallacanestro e solidarietà: Associazione “A Piccoli Passi” e Pistoia Basket 2000 insieme per promuovere la Doll Therapy

Di Redazione | 17 Gennaio 2020 alle 18:02

Pallacanestro e solidarietà: Associazione “A Piccoli Passi” e Pistoia Basket 2000 insieme per promuovere la Doll Therapy

La terapia della bambola per pazienti affetti da Alzheimer portata sul parquet del PalaCarrara nell’ultima uscita casalinga della OriOra contro Sassari

Basket e solidarietà vanno ancora una volta a braccetto e lo fanno in Toscana, grazie a due importanti realtà nei rispettivi settori. Pistoia Basket 2000, società che milita nel massimo campionato cestistico, e l’associazione “A Piccoli Passi” di Siena hanno infatti unito le forze per diffondere la conoscenza del progetto “Doll Therapy, le bambole come cura nei malati di Alzheimer, Gully”.

L’occasione è stata l’ultima partita casalinga giocata dalla OriOra Pistoia contro la Dinamo Sassari: grazie anche alla collaborazione della Generali Formazione di Pistoia e la Responsabile Marketing Ambra Bonacchi , rappresentanti dell’Associazione “A Piccoli Passi” hanno portato la terapia non farmacologica della bambola per pazienti affetti da Alzheimer sul parquet del PalaCarrara.

“Desidero innanzitutto ringraziare la società Pistoia Basket 2000 per la grande sensibilità dimostrata e per averci offerto la possibilità di essere presenti con il nostro stand e le nostre bambole – esordisce il presidente di “A Piccoli Passi” Luca Ciani – . Siamo dunque orgogliosi di aver diffuso, per la prima volta in Italia in ambito cestistico, questo progetto che portiamo avanti da tempo”.

Alberto Peluffo, vicepresidente Pistoia Basket e Presidente Consorzio Pistoia Basket City: ‘per noi è sempre un piacere poter aprire le porte del palazzetto a persone come Luca Ciani ed i suoi collaboratori, impagabile il contributo di associazioni come la sua a livello sociale. È stata una bella serata di sport e di solidarietà che ci auguriamo possa essere quanto prima replicata!’

“Un primo, piccolo, passo per far conoscere la Doll Therapy anche ai tanti appassionati di basket che hanno mostrato grande interesse per questa iniziativa. Riteniamo – aggiunge Ciani – che questa sinergia possa portare ottimi risultati, allargando la platea di conoscitori di questa terapia non farmacologica che sta diventando sempre più importante”.

 



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