Pantaneto: la risposta dell'assemblea degli studenti

Di Redazione | 16 Giugno 2016 alle 17:21

Pantaneto: la risposta dell'assemblea degli studenti

Gli studenti: “Siamo una risorsa, non un problema”

Relativamente ai fatti di Pantaneto, pubblichiamo il comunicato stampa ricevuto dal sindacato studentesco Link Siena. Il presente comunicato è stato redatto in seguito all’assemblea tenutasi il 13 giugno, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Università, di Link Siena, Lega Nord, Fratelli d’Italia e numerosi studenti .

“Poiché riteniamo che parziali ed orientate sono state le informazioni diffuse dai media locali e da diverse forze politiche, ci sembra doveroso fornire informazioni a noi pervenute, e la nostra opinione, su un fatto avvenuto l’11 giugno scorso in via Follonica.

I fatti che di seguito riportiamo sono stati discussi e riferiti durante una assemblea svoltasi nella residenza San miniato, lunedì 13 giugno. L’assemblea in questione ci ha molto colpiti per il suo profondo significato di solidarietà e per l’unanime intenzione di non lasciare spazio a strumentalizzazioni, provocazioni e false contrapposizioni. Assemblea convocata, ci preme sottolineare, dalla presidentessa della associazione gabonese a Siena e partecipata da: rappresentanti dell‘università per il tramite dell’ufficio Europe Direct, Link Siena, rappresentanti di Lega Nord e Fratelli D’Italia e da un folto gruppo di studenti. Secondo la ricostruzione degli studenti aggrediti, che è l’unica testimonianza diretta dei fatti ad oggi nota, i fatti sono andati così:

Sabato 11 giugno intorno alle ore 2, due studenti dell’Università per Stranieri di origine gabonese, nel corso di un qualsiasi sabato sera trascorso con amici presso il locale Bibò, visto il sovraffollamento dei servizi igienici presenti, si sono allontanati dal resto dei colleghi universitari fermandosi ad urinare nei pressi di via Follonica. Nel frattempo sono stati raggiunti da un gruppo di oltre dieci persone di diversa età. Il gruppo di individui, col pretesto di interrompere la dinamica, ha circondato i due studenti, che nel frattempo si sono scusati e hanno cercato di allontanarsi. Ciò non è servito a fermare l’escalation: gli studenti sono stati seriamente aggrediti con pugni e calci da un numero soverchiante di avversari. La situazione ha avuto termine soltanto grazie all’intervento delle forze dell’ordine chiamate dagli studenti gabonesi stessi.

Esito della colluttazione: per i 2 studenti 5 e 3 giorni di prognosi, per il numeroso gruppo di aggressori nessun fermo né identificazione, soltanto una pronta fuga all’interno della chiesa della contrada.

In quanto studenti vogliamo prima di tutto esprimere la nostra solidarietà ai nostri colleghi gabonesi e condannare la violenza di qualsivoglia matrice, provenienza e forma.

Come sindacato studentesco non possiamo evitare di esprimerci sull’aspetto politico e sociale della vicenda.

Riteniamo infatti che tale episodio sia sintomatico di una situazione di tensione creatasi in seguito alla esasperazione del clima cittadino, sul pretesto di un presunto contesto di degrado nella zona di via Pantaneto. Tensione che a nostro modo di vedere si basa su un nulla di fatto non sussistendo alcun degrado.

La nostra opinione è che tutta questa polemica non sia altro che frutto di una strumentalizzazione di un fenomeno fisiologico esistente in tutte le città universitarie italiane e del mondo, fenomeno che comunemente assume i connotati di quella che mediaticamente viene definita “movida universitaria”. Vorremmo inoltre far notare come tale movida si declini all’interno del contesto cittadino senese in maniera assolutamente rispettosa nei confronti dei luoghi e delle tradizioni della città anche rispetto a ciò che è visibile in altri contesti…

Consideriamo il termine degrado sostanzialmente irrispettoso della realtà che si potrebbe definire tuttalpiù dinamica o, volendo enfatizzare, in alcuni momenti un po’ chiassosa; entrambi ingredienti necessari per una città che si propone come città campus e che in Italia è tra le prime nel rapporto tra abitanti e studenti fuori sede.

Riteniamo che la tematica si ricolleghi, quindi, al tema della “cittadinanza studentesca” e che debba per tale motivo attrarre grande attenzione da parte non solo di tutti noi studenti, ma anche da parte delle autorità cittadine tutte.

Ciò che vogliamo mettere subito in chiaro è che tale comunicato non intende giustificare gli atti compiuti dagli studenti gabonesi che anzi sono da condannare per il mantenimento del decoro della bellissima città in cui viviamo tutti. Non intendiamo d’altronde soprassedere sul fenomeno di violenza -totalmente sproporzionato- che ha visto dover ricorrere al pronto soccorso gli studenti del Gabon ma che avrebbe potuto coinvolgere al posto loro un qualsiasi studente universitario indipendentemente dalla sua provenienza geografica.

Non è accettabile che un gruppo di soggetti in branco si arroghi il diritto di usare violenza in nome di una “legge” per la quale chi urina in strada merita di essere pestato; non è accettabile, a nostro modo di vedere, che tale gruppo trovi una qualsiasi forma di pur minima giustificazione o legittimazione nella tutela dal cosiddetto “degrado”.

Chiediamo quindi:

  • che la contrada, simbolo di socialità, rispetto e cultura, condanni insieme a noi questo atto compiuto da un manipolo di cani sciolti, che nulla hanno a che vedere con lo spirito e il fondamentale ruolo cittadino del rione.
  • che i soggetti politici e la stampa smettano di strumentalizzare la situazione di Pantaneto definendola degradante. Presenta tutti gli elementi di degrado la violenza di via Follonica, non di certo la musica, le risa e la gioia di via Pantaneto.
  • Che il comune e l’università si impegnino a creare spazi di aggregazione sociali più adatti ad una comunità studentesca folta come quella senese, riconoscendone la voce autorevole data la sua innegabile essenzialità per questa città. Gli studenti necessitano di più spazi e più dinamismo. Siamo e vogliamo essere una ricchezza, non disegnateci come un problema”.



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