Nel Partito Democratico di Siena si volta ufficialmente pagina. Dopo settimane di frizioni, dichiarazioni pubbliche e tensioni interne, Anna Ferretti è la nuova capogruppo in Consiglio Comunale. Una nomina ratificata dal presidente del Consiglio comunale che chiude, almeno formalmente, l’avvicendamento con Giulia Mazzarelli, che però non ha ancora digerito la sostituzione né ha mai formalizzato le dimissioni dal ruolo.
Ferretti, ex candidata a sindaca di Siena e figura di lunga esperienza nel sociale e nella politica cittadina, ha cercato di raffreddare i toni: “Questo ruolo non ha onori, ma solo oneri. È un compito di servizio, non certo una poltrona. La mia idea è quella di un capogruppo come figura di raccordo tra gruppo consiliare, partito e cittadinanza. Nessuna ambizione personale, mi è stato chiesto e con senso di responsabilità ho accettato”.
La neo Capogruppo nega che la sostituzione della collega sia stata una scelta di esclusione: “Non è una rottura, non c’è volontà punitiva. Giulia ha svolto il suo lavoro con impegno e passione e spero continui a farlo, anche da semplice consigliera. È il ruolo più importante che abbiamo: rispondere agli elettori che ci hanno mandato in Consiglio”.
Ferretti insiste su una visione collegiale e pragmatica della politica: “Io non farò da sola la linea politica. La costruiremo insieme, come gruppo e come partito. Siamo in cinque, con cinque teste diverse: è normale che ci siano divergenze, ma ciò che conta è la capacità di lavorare insieme. Le differenze di vedute non devono diventare fratture”.
Parole che suonano in risposta indiretta alle dichiarazioni di Mazzarelli, che aveva parlato di un partito chiuso e autoreferenziale, accusando i colleghi di non aver mai voluto un vero confronto. “Giulia Mazzarelli – dice Ferretti – ha tutto il diritto di chiedere un confronto politico. Sta alla segreteria risponderle. Io però credo che tra noi il confronto ci sia stato. La decisione non è stata facile per nessuno. E non è stata presa con leggerezza né con spirito di sopraffazione”.
Infine un messaggio per il futuro del gruppo PD in Comune: “Andiamo oltre i ruoli. Il punto è costruire proposte per la città, interpretare i bisogni che arrivano dai cittadini. Lavorare da soli non serve a nulla, serve farlo insieme”.