Il percorso Stroke dell'Aou Senese protagonista a Roma al Meeting nazionale di Iso Angels

Di Redazione | 12 Aprile 2018 alle 10:21

Il percorso Stroke dell'Aou Senese protagonista a Roma al Meeting nazionale di Iso Angels

Cura dell’ictus, tra i relatori senesi il professor Giuseppe Martini, la dottoressa Rossana Tassi, Sandra Bracco e il professor Rossi

La cura dell’ictus, cosa fare in caso di sintomatologia neurologica acuta, il percorso multidisciplinare di diagnosi e presa in carico dei pazienti. Questi sono solo alcuni dei temi al centro del Meeting nazionale di Iso Angels, organizzazione che collabora con circa 1500 ospedali in tutta Europa, specializzati nel trattamenti dell’ictus. Tra questi c’è anche la Stroke Unit dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, diretta dal professor Giuseppe Martini, che porterà al Meeting, in programma a Roma venerdì 13 e sabato 14 aprile, l’esperienza acquisita nell’ambito della cura delle malattie cerebro-vascolari. Tra i relatori senesi il professor Giuseppe Martini e la dottoressa Rossana Tassi della Stroke Unit, insieme alla dottoressa Sandra Bracco, direttrice dell’UOS Neurointerventistica dell’Aou Senese all’interno dell’UOC NINT diretta dal professor Alessandro Rossi.

«L’ictus è una patologia che, nel mondo occidentale, rappresenta la terza causa di morte, la seconda di demenza, la prima di invalidità – spiega il professor Giuseppe Martini -. Ogni anno si registrano in media 200mila casi in Italia, di cui 10mila in Toscana, 1600 nella nostra area vasta e circa 700 in provincia di Siena. Si tratta di una patologia molto invalidante per la quale è possibile fare interventi terapeutici mirati: sono tutti tempo-dipendenti, perché più il vaso resta occluso, maggiore è il numero delle cellule cerebrali che vanno incontro a morte». «In tal senso – aggiunge la dottoressa Tassi -, il percorso stroke è stato studiato per portare il più rapidamente possibile in ospedale i pazienti con sintomatologia neurologica acuta. Eventi importanti come il Meeting di Iso Angels – conclude – sono pertanto momenti utilissimi di lavoro e di confronto per una migliore collaborazione tra professionisti ed una maggiore efficienza dei servizi per l’ictus offerti nelle varie Stroke Unit italiane».



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