Poggibonsi, sirena antiaerea per le ricordare le bombe sulla città

Di Redazione | 29 Dicembre 2017 alle 18:42

Poggibonsi, sirena antiaerea per le ricordare le bombe sulla città

Commemorazione con l’Anpi

“Settantaquattro anni fa una interminabile pioggia di bombe distrusse quasi tutto a Poggibonsi. Vogliamo e dobbiamo ricordare quei momenti di sofferenza e di dolore ma anche il coraggio e la forza di cui ci fu bisogno per ricostruire”. Parole del Sindaco David Bussagli che questa mattina, 29 dicembre, ha partecipato alla cerimonia per commemorare il 74° anniversario dei bombardamenti sulla città. La cerimonia, come consueto, è stata organizzata in collaborazione con l’Anpi di Poggibonsi ed ha portato alla deposizione delle corone di alloro alla Targa della Fabbrichina in via Trento e al cippo di piazza Mazzini. Alle 11, come già l’anno passato, è stata suonata la sirena antiaerea. “Un modo per evocare in maniera forte quegli attimi di terrore, di paura e di distruzione. Morti, feriti, persone private degli affetti più cari, la città dilaniata – dice Bussagli – Dobbiamo ricordare tutto ciò. Dobbiamo ricordare che tutte le guerre in ogni parte del mondo portano solo morte e distruzione e che noi, costruttori di pace, ripudiamo la guerra, come afferma la nostra Costituzione”.

Alle 13.15 del 29 dicembre 1943 l’aria si riempì del rombo cupo delle “fortezze volanti”, i micidiali bombardieri delle truppe Alleate. Pochi istanti e una pioggia di bombe cadde sulla città. Furono momenti terribili. Alla prima ondata ne seguì una seconda, ancor più devastante. Case, fabbriche, vie e piazze del centro vennero abbattute e distrutte. Sotto le macerie si contarono 105 morti e centinaia di feriti. Il 75 per cento degli edifici venne distrutto e interi quartieri cancellati. Furono distrutti la fascia parallela alla ferrovia, il teatro Ravvivati Costanti, la Fabbrichina dove trovarono la morte gli operai. Il bombardamento del 29 dicembre era stato preceduto da quelli avvenuti ai primi di novembre e due giorni prima, il 27 dicembre, che colpirono la zona di Romituzzo e di Montelonti. Le incursioni aeree dei bombardieri continuarono fino a tutto aprile in quanto Poggibonsi era al centro di un importante nodo stradale e ferroviario ritenuto dagli Alleati di notevole importanza strategico militare e anche per questo venne pesantemente colpita. Sotto quelle macerie si contarono 105 morti e centinaia di feriti. Vittime di una guerra a cui questa città ha pagato un tributo enorme. Furono tanti coloro che si opposero al regime fascista e con lo scoppio del conflitto ed il passaggio del fronte ci fu un forte impegno di Poggibonsi nella Resistenza e per la liberazione d’Italia con la partenza di ben 108 volontari per i gruppi di combattimento del nuovo esercito di Liberazione nazionale.

“Da quella tragedia la città trovò la forza di risollevarsi – chiude il Sindaco – Ringrazio i presenti, le autorità e i cittadini intervenuti. Grazie a quei tanti poggibonsesi che hanno perso la vita, che hanno combattuto, che hanno ricostruito la nostra città. Questa è la nostra storia”.

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