Potere al Popolo Siena: "Ex caserma vigili del fuoco, spazi per le scuole solo se funzionali all'economia"

"La classe dirigente senese ha chiaramente scelto di adattare il territorio alle esigenze di competitività delle aziende private. L’istruzione non è produttiva e gli studenti e il personale scolastico non sono una priorità"

Di Redazione | 8 Aprile 2021 alle 19:48

Potere al Popolo Siena: "Ex caserma vigili del fuoco, spazi per le scuole solo se funzionali all'economia"

Nuove strutture per la formazione nel campo delle scienze della vita al posto della vecchia caserma dei vigili del fuoco in viale Cavour. L’intervento di Potere al Popolo: “Il Presidente della Provincia di Siena Franceschelli ha affermato la volontà di riconvertire l’immobile dell’ex caserma dei Vigili del fuoco in viale Cavour, in vendita dal 2013,  in spazi per la formazione nel campo delle biotecnologie – principia la nota  Fallito il tentativo di svendere l’edificio in favore dell’ennesima speculazione immobiliare,  gli spazi saranno messi a disposizione, insieme a conoscenze e risorse pubbliche, dell’industria farmaceutica. Come evidenziato anche dalle organizzazioni giovanili Noi Restiamo e Cravos, la classe dirigente senese ha chiaramente scelto di adattare il territorio alle esigenze di competitività delle aziende private. Poco importa che gli studenti senesi, denuncino da tempo le carenze strutturali dell’edilizia scolastica e del trasporto pubblico, la carenza degli spazi universitari. L’istruzione non è produttiva e gli studenti e il personale scolastico non sono una priorità, come dimostrato dal silenzio delle istituzioni tutte, reso ancora più assordante durante la pandemia, in cui non sono riuscite neanche a garantire aperture delle scuole in sicurezza. Le istituzioni e la classe dirigente che le guida sono sempre più distanti dai bisogni delle persone, in particolare dalle fasce sociali più deboli e rappresentano solo i grandi interessi privati. Noi perseguiamo un modello alternativo in cui non sia la logica della competizione a farla da padrone ma una pianificazione pubblica pensata sulle esigenze dell’intera collettività”.



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