Precedente pericoloso ad Asti, il sindaco firma per l’effettuazione del palio

Dopo il parere negativo della commissione di vigilanza per motivi di sicurezza, il primo cittadino Maurizio Rasero, si è assunto la piena responsabilità per mandare avanti la festa. E se succedesse anche da altre parti?

Di Redazione | 6 Settembre 2022 alle 9:50

Quello che si è corso domenica, vinto da Giuseppe Zedde detto Gingillo con Ajò de Sedini per i colori di San Lazzaro, è stato il palio della ripartenza anche per Asti. Ma non è stata una ripartenza senza ostacoli, soprattutto per il sindaco della cittadina piemontese Maurizio Rasero, che ha dovuto assumersi una bella responsabilità ed ha creato anche un precedente piuttosto pericoloso.

Giovedì infatti, a poche ore dalle prime prove, che non è stato possibile effettuare, il membro ministeriale della commissione di vigilanza non ha dato il benestare alla manifestazione per ragioni di sicurezza. E’ stato quindi il primo cittadino a firmare assumendosi personalmente la responsabilità dell’effettuazione del palio, con tutto quello che questa decisione poteva comportare.

“Giovedì scorso – ha ricordato il sindaco – dopo la riunione di routine della commissione di vigilanza, che doveva autorizzare l’utilizzo della pista per quanto riguarda cavalli e fantini e delle tribune per il pubblico, a differenza degli altri anni, quando ci venivano date delle prescrizioni ed anche il tempo per ottemperare a quello che ci veniva segnalato, il membro proveniente dal Ministero delle politiche agricole e forestali, ha dato parere negativo, dicendo che in Piazza Alfieri la festa non si poteva svolgere. Questo ha avuto un effetto domino su tutte le altre istituzioni – vigili del fuoco, questura, Asl – che hanno cominciato a porsi tutta una serie di dubbi, magari sacrosanti, ma che in passato nel giro di poco venivano risolti e che invece in questo frangente hanno portato la commissione a non rilasciare parere.

Nella giornata di venerdì alle 22.30 il sottoscritto ha firmato, assumendosi la piena responsabilità, per non interrompere la festa, oltretutto dopo tre anni di assenza del nostro palio e, per una serie di ragioni che ho elencato, ho detto “lo corriamo, andiamo avanti”.

Questo evento però ci deve far riflettere – conclude Rasero -, perché sembra che siamo sotto scacco, sembra che qualcuno da qualche parte ci stia mettendo all’angolo e non voglia farci più vivere la nostra tradizione. Come ho vissuto il palio? Con la stessa passione e lo stesso entusiasmo di tutti gli altri anni, ma anche prestando la massima attenzione a quello che accadeva intorno, perché potrei essere chiamato a risponderne da qualche parte”.



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