Presentata la mostra "Sadun100"

Di Redazione | 10 Luglio 2019 alle 17:30

Presentata la mostra "Sadun100"

Dall’11 luglio all’8 settembre 2019 nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico

Un allestimento, curato dal critico e storico dell’arte Marco Di Capua, per un’antologica che vuole ricordare, in occasione del suo centenario, il genio plurale e intellettuale che è stato il senese Piero Sadun (1919-1974). Sadun100 è un viaggio dell’anima, ospitato dall’11  luglio all’8 settembre nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19), tra memorie, sensazioni, ricordi, paesaggi, omaggi agli amici come lo furono Cesare Brandi e Mario Verdone, ad artisti e intellettuali del suo tempo. Ma anche frammenti e squarci del vissuto di uno dei più famosi pittori del ‘900. Dagli esordi fino alla sua prematura scomparsa, dove la pittura, la sua, si intreccia agli eventi più traumatici del secolo corso e alla vita di un uomo che ha subito le leggi razziali, che è scampato alla deportazione, e che ha partecipato alla Resistenza.

“A Piero Sadun” ricorda il sindaco Luigi De Mossi “è già stata dedicata un’esposizione presso la Pinacoteca di Siena tra il 2015 e 2016, ma questa ulteriore occasione di incontro tra l’artista e la sua città, non vuole essere una ripetizione bensì il rinnovo di un legame profondo e immortale perché Sadun fa parte di Siena, e l’arte di Sadun riguarda Siena”. Una pittura che non dimentica e che diventa “un’intensa esplorazione dei temi connessi alla memoria dell’artista, ma anche collettiva perché l’arte può diventare il luogo dove rideterminare ciò che si è perso e, almeno in parte, riconquistarlo. Sadun100  è la mostra che, dal punto di vista filologico, segue tutto il percorso artistico di Piero Sadun che ha attraversato il ‘900 nelle sue evoluzioni con tutte le sue caratteristiche”. È questa la lezione che ci dà Sadun ed è per questo che “il mio invito rivolto ai senesi è quello di entrare per ricevere questi racconti, in un rapporto di reciprocità, in un luogo protetto, ma proiettato verso l’esterno, nel cuore di Piazza del Campo, adatto ad accogliere e custodire questo scambio fecondo”.

Un centinaio di opere che, come ha illustrato il curatore della mostra Marco Di Capua “ricongiungono Piero Sadun alla sua terra di origine e fonte di creatività: Siena, e in un luogo magico, come i Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, che ha consentito una visualizzazione perfetta del percorso di questo artista. L’esposizione consentirà, infatti, allo spettatore di attraversare tutte le fasi stilistiche dell’artista, per arrivare, al termine del percorso, nella meravigliosa parte finale dove l’astrazione assoluta si fonde con la spazialità architettonica del luogo. In questo allestimento la valenza che emerge è una “lezione” che lo stesso Sadun dà al percorso espositivo, allo studio dell’arte e al suo stile”.

Il legame tra Siena e Sadun sarà mantenuto a memoria eterna, anche tramite il dono, fatto dagli eredi dell’artista, al Comune di Siena: la bellissima tela “Omaggio a Caravaggio” dipinta nel 1958.

“Tutti noi nipoti – ha detto Piero Corsini – siamo commossi e grati al sindaco Luigi De Mossi e alla città di Siena per questo omaggio a Piero Sadun. La nostra speranza è che questa mostra possa far riscoprire l’attualità e la contemporaneità di un artista che ha attraversato tutti i momenti più significativi della pittura del secondo Novecento. La ‘luce’ delle opere di Sadun parla di un Umanesimo che è, innanzitutto, una concezione della vita e dell’arte che deve avere le sue radici in ogni aspetto della cultura. Anche questa ci sembra un’eredità, molto importante, lasciataci da Sadun”.

Ai ringraziamenti di Corsini si sono aggiunti quelli di Luca Bonomi, presidente della Società Dante Alighieri “per l’opportunità concessa dall’Amministrazione comunale”. “Per le visite all’allestimento – ha informato –  la nostra scuola metterà a disposizione una studentessa americana che potrà spiegare il percorso espositivo in lingua inglese”.

Dopo L’Aquila e Siena l’ultima tappa della mostra sarà a Roma. Un viaggio nell’arte che rivive anche nel ricco catalogo edito da LuoghInteriori.

L’allestimento è realizzato con il patrocinio del Comune dell’Aquila, Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Regione Toscana, Società Dante Alighieri, Comitato Dante Alighieri Siena, Università per Stranieri di Siena, Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia; promossa da Urbe Foundation, ABAQ ed Eredi Piero Sadun, con il sostegno della Fondazione Carispaq e di LuoghInteriori (catalogo), ICAT, Azienda Agricola Bibbiano,  P. L. Ferrari & Co.



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