"Processo alla libertà", la battaglia di Dolci e la lezione di Calamandrei spiegate agli studenti del Liceo Piccolomini di Siena

"Processo alla libertà. Danilo Dolci, gli ultimi e un ragazzo", è il libro di Roberto Capra, avvocato e presidente della Camera penale Piemonte occidentale presentato agli studenti, incentrato sullo storico processo del 1956 a Palermo

Di Simona Sassetti | 19 Marzo 2024 alle 20:03

Si intitola ’Processo alla libertà. Danilo Dolci, gli ultimi e un ragazzo’ il libro di Roberto Capra, avvocato e presidente della Camera penale Piemonte occidentale, che è stato presentato questa mattina agli studenti e le studentesse delle tre classi del Liceo ’Enea Silvio Piccolomini’ di Siena, indirizzo Scienze umane opzione economico-sociale e al Tribunale di Siena. Un libro che riporta nella Palermo del 1956. Dagli occhi di un curioso ragazzino siciliano è possibile immergersi in uno dei processi più importanti della neonata Repubblica italiana.

Si tratta della storia di Danilo Dolci e delle sue battaglie, ma anche quella di un giovane uomo che cerca di capire perché lo Stato voglia condannare chi lotta per gli ultimi. “Parliamo del processo del 1956 a Palermo, fondamentale per il futuro dell’Italia – spiega Roberto Capra a Siena Tv – dopo i travagli della seconda guerra mondiale si affrontavano i contrasti, principi e diritti che la Costituzione aveva voluto riconoscere, il processo vide protagonisti uomini come Dolci e tanti intellettuali di allora che furono chiamati in aula, ed avvocati straordinari, come Pietro Calamandrei”.

L’appuntamento è stato promosso da Arci Toscana e Arci Siena che ha portato nelle classi senesi il progetto di educazione alla legalità, giustizia sociale e cittadinanza attiva “Cittadini a piccoli passi”.

“Abbiamo fatto quest’anno con le classi terza e quarta C un lavoro su questo libro e sull’arringa difensiva di Pietro Calamandrei – aggiunge Serenella Pallecchi, presidente provinciale di Arci Siena aps – che è un capolavoro della nostra visione di legalità e dei principi della Costituzione, il rispetto della legge deve passare dal rispetto dei principi della carta”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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