Processo crac Ac Siena, i dubbi delle difese sulla reale situazione economica della società

Di Redazione | 14 Novembre 2019 alle 19:17

Processo crac Ac Siena, i dubbi delle difese sulla reale situazione economica della società

Il curatore fallimentare Maurizio Accordi contro-esaminato dalle difese

E’ ripreso oggi al tribunale di Siena il processo sul crac dell’Ac Siena del 2014, per cui sono imputati gli ex vertici bianconeri, il presidente Massimo Mezzaroma, la sorella Valentina, Mario Lattari, Pier Paolo Sganga, Christian Pallanch, Alessandra Amato, Giuseppe Bernardini, Alberto Parri, Emma Capalbo, Riccardo Losi e Antonino Leggeri, con contestazioni che vanno dalla bancarotta preferenziale e fraudolenta per distrazione di denaro al ricorso abusivo al credito.

In aula si è proceduto al contro-esame del curatore fallimentare Maurizio Accordi da parte delle difese, che hanno cercato di smontare la tesi – addotta nel corso della lunga deposizione – per cui la gravità della situazione economica della società fosse tale da determinare la non iscrizione al campionato di Serie B: fra i vari passaggi, si è evidenziato come nel mese di febbraio 2014, il cda avesse approvato una ricapitalizzazione da 15 milioni di euro, e fosse pronto anche il progetto del nuovo stadio, con tanto di depliant. Anche per lo stadio Franchi era stata confermata l’omologazione, requisito fondamentale per l’iscrizione all’anno successivo. Il processo continuerà fino a giugno con un fitto calendario di udienze e decine di testimoni.

C.C



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