Rappuoli: "Se chi non vuole vaccinarsi diventa un pericolo pubblico va obbligato"

Lo scienziato senese di fama mondiale ospite per la prima di campionato del Siena: "Grazie ai vaccini stiamo riacquistando la libertà ma non ci libereremo in poco tempo del virus. Nei paesi del terzo mondo 1% di popolazione vaccinata, ci saranno altre varianti"

Di Redazione | 29 Agosto 2021 alle 22:09

Rappuoli: "Se chi non vuole vaccinarsi diventa un pericolo pubblico va obbligato"

Ospite allo stadio Franchi per la prima di campionato del Siena con la Vis Pesaro, Rino Rappuoli, scienziato senese di fama mondiale, direttore scientifico e responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline (GSK) Vaccines di Siena ha fatto il punto sulla situazione pandemica da Covid.

“Gran parte della popolazione è vaccinata e protetta a breve termine – ha detto ai cronisti – fra sei mesi servirà una terza dose dalla seconda per evitare di reinfettarsi. Il vaccino funzione bene, anche in caso di contagio protegge dalla malattia grave. Grazie ai vaccini stiamo riacquistando la libertà e l’economia sta tornando a girare. Non ci libereremo però  brevemente del virus, perché mentre da noi il 70% della popolazione è vaccinata, nei paesi del terzo mondo siamo appena all’1%, il virus continuerà a circolare e spunteranno nuove varianti, quindi dobbiamo stare all’erta. La migliore cura per il Covid restano gli anticorpi monoclonali. Vaccinazione obbligatoria? In teoria non ci dovrebbe essere bisogno, la vaccinazione è una cosa talmente importante che una persona, se intelligente, la fa, ma se a non volerlo fare si diventa un pericolo pubblico, qualcuno deve obbligarlo” sottolinea.



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