Santa Maria della Scala, bufera sulla gara per l'affidamento dei servizi

Di Redazione | 5 Luglio 2016 alle 13:48

Santa Maria della Scala, bufera sulla gara per l'affidamento dei servizi

La società Mondo Mostre presenta un esposto all’autorità anticorruzione

La società Mondo Mostre ha presentato un esposto all’autorità anticorruzione di Cantore sulla recente gara del Comune di Siena per l’affidamento dei servizi del Santa Maria della Scala.

Si tratta di un esposto molto articolato che si basa anche sulla lettera inviata lo scorso 27 giugno da Mondo Mostre al Comune, lettera nella quale si riferiscono segnalazioni di difformità delle norme, a cui il Comune ha dato risposte solo parziali.

Il Comune aveva pubblicato nel mese di aprile all’albo pretorio on line il capitolato che anticipava il bando di gara con scadenza delle domande il 13 giugno.

Nella pagina del Comune si spiega che si tratta di “un affidamento di cinque anni in semiconcessione per incentivare la massima sinergia tra pubblico e privato nella prospettiva di rendere il Santa Maria della Scala non soltanto un luogo espositivo, ma anche un vero e proprio centro culturale di produzione e ricerca innovativo e contemporaneo, di respiro locale e internazionale, con modalità sostenibili da parte del bilancio del Comune.

Il bando di gara riguarda la gestione dei servizi generali del complesso museale, come quelli di sorveglianza, biglietteria e portineria, dei servizi didattici e bibliotecari, del bookshop e della caffetteria, delle attività di informazione e accoglienza turistica. Le novità più importanti rispetto alle tipologie di affidamento degli ultimi anni riguardano le mansioni di pulizia dei locali e la gestione della foresteria realizzata negli spazi della Casa delle Balie e destinata all’accoglienza di pellegrini ed escursionisti. All’aggiudicatario è infatti richiesto anche l’esercizio di un’attività ricettiva e di booking nel profilo di agenzia di viaggio per incoming e per la vendita di servizi turistici.

Come ulteriore elemento innovativo funzionale anche al rilancio dell’immagine del Santa Maria, è contemplato anche l’aspetto dell’ideazione e della progettazione della sua identità visiva, a partire dal marchio, ed è richiesto un piano di comunicazione articolato sui cinque anni sia di carattere generale, ai fini della valorizzazione e della promozione del complesso museale, sia su ogni specifica iniziativa culturale ed espositiva che vi sarà realizzata.

Dal punto di vista dell’organizzazione dell’offerta museale, l’Amministrazione punta all’ampliamento di un’ora degli orari di apertura durante tutto l’arco dell’anno e per l’istituzione del venerdì come “giorno lungo” in cui offrire specifiche iniziative di animazione: nella stagione invernale fino alle ore 20 e in quella estiva addirittura fino alle 22, nello spirito delle più grandi istituzioni museali internazionali.

Per quanto riguarda gli aspetti economico-finanziari, l’Amministrazione ha impegnato 980mila euro sul quinquennio, oggetto di eventuale ribasso a seconda delle offerte che perverranno, che saranno erogati all’aggiudicatario a scaglioni annuali decrescenti; contestualmente, sono previsti per il Comune un canone di 160mila euro più Iva complessivi, soggetti a rialzo, e meccanismi di introito dei proventi della bigliettazione e dei servizi remunerativi, a partire dal 15% e destinati ad essere incrementati in funzione delle stime di aumento dei visitatori.

Sul fronte occupazionale, oltre alle clausole sociali secondo i termini di legge, sono stati inseriti ulteriori meccanismi di tutela del personale attualmente impiegato così come condiviso con le organizzazioni sindacali”.

“La struttura e i contenuti del bando – spiegava ad aprile il direttore del Santa Maria della Scala, Daniele Pitteri – sono stati ampiamenti condivisi. Anche grazie all’estesa durata temporale della concessione, che contempla la riapertura di Palazzo Squarcialupi a partire dal 2017, potremo sperimentare un modello di collaborazione pubblico-privato che può traghettare il complesso museale verso quell’auspicata autonomia gestionale espressa nell’atto di indirizzo approvato in sede consiliare”.

Adesso però arriva l’esposto di Mondo Mostre, un colosso del settore, con esperienza unica in Italia nella progettazione e realizzazione di grandi eventi culturali, e con collaborazioni con alcune delle più importanti istituzioni a livello mondiale: dall’Ermitage di San Pietroburgo alla National Gallery di Londra, dal Metropolitan di New York alla Gemäldegalerie di Berlino, dal Prado di Madrid alla Galleria Borghese, agli Uffizi. In Italia Mondo Mostre ha collaborazioni con Palazzo Reale a Milano, con le Scuderie Papali, la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, il Palazzo del Quirinale a Roma. Per queste sedi MondoMostre fornisce sia il full service di finanziamento, organizzazione e promozione dell’evento, sia una serie di servizi quali biglietteria, comunicazione, promozione, creazione di serate speciali e ricerca sponsor.



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