Servizio Asp: contratto allungato e maggiori introiti per il Comune

Di Redazione | 14 Febbraio 2019 alle 18:54

Servizio Asp: contratto allungato e maggiori introiti per il Comune

Fra le modifiche al contratto anche il trasporto delle derrate destinate agli asilo nido comunali della mensa centralizzata, che spetterà all’Asp

Nel corso della seduta di oggi, il Consiglio Comunale, all’unanimità dei presenti, ha dato il via libera a una serie di modifiche al contratto di servizio per l’affidamento della gestione di alcuni servizi comunali all’Asp Città di Siena. “Per ottimizzare le modalità di erogazione dei servizi necessari alla cittadinanza si è reso necessario procedere a una parziale revisione del contratto di servizio”, ha esordito l’assessora al Sociale, Francesca Appolloni, illustrando l’atto in aula.

Nello specifico si è andati a intervenire sull’articolo 2 del contratto, modificandone la durata che “precedentemente era prevista al primo gennaio 2025 ed è stata portata al 31 dicembre 2030” e aggiungendo che “in caso di recesso anticipato, il Comune non avrà diritto a percepire il canone concessorio relativo alle farmacie comunali per i 18 mesi antecedenti la cessazione del rapporto”, come ha spiegato Appolloni.

Al tempo stesso si è intervenuti sul canone accessorio delle tre farmacie comunali che, precedentemente, era pari al 2,5%: “l’articolo 22 prevede – ha spiegato l’assessora – che l’Asp corrisponda ogni 6 mesi un canone concessorio del 3,5% sul fatturato risultante dai registri fiscali, al netto d’Iva. Il che significa, rispetto al passato, un aumento importante degli introiti per l’amministrazione comunale che serviranno a finanziare progetti destinati alla collettività”. Appolloni ha dunque fatto una proiezione delle maggiori entrate per il Comune: “Considerando il fatturato 2018 delle farmacie comunali, al netto dell’Iva, pari a 6.170.572 euro, con il vecchio tasso l’amministrazione ha ottenuto 169mila euro, mentre con il passaggio al 3,5% dal 2019, con il medesimo fatturato, potrebbe ottenere 237mila euro, con un aumento di 68mila euro all’anno fino al 2030”.

Altre novità riguardano l’articolo 3 in cui, secondo il testo modificato, si stabilisce che “le parti convengono che i pagamenti dei corrispettivi avvengano entro i 60 giorni dal ricevimento della fattura”, ha aggiunto l’assessora. Rivisti anche gli articoli 25, 28 e 30, che riguardano il servizio di mensa centralizzata, nei quali si stabilisce che spetterà all’Asp anche il trasporto delle derrate destinate agli asilo nido comunali secondo un protocollo operativo che Comune e Asp si impegnano a definire e concordare entro sei mesi dalla stipula del contratto.

L’articolo 30, inoltre, stabilisce l’importo di 3,98 euro, oltre Iva, per ogni pasto erogato. Stralciati infine gli articoli da 33 a 38 riguardanti il centro diurno per malati di Alzheimer: “la gestione delle competenze afferenti al centro Villa Le Rose, e precedentemente riferibile al contratto con l’Asp, è stata trasferita alla Società della Salute”, ha concluso Appolloni.



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