Ordine tassativo al termine del tavolo sulla pubblica sicurezza che si è tenuto questa mattina in Prefettura: silenzio stampa. Nessuna dichiarazione è uscita dal palazzo del Governo. Era stato il sindaco Nicoletta Fabio a richiedere al prefetto Matilde Pirrera un incontro dopo i fatti di domenica avvenuto tra i tavoli esterni della nuova boulangerie di fronte ai giardini della Lizza, dove due gruppi di giovani stranieri hanno iniziato a litigare con il ferimento di uno di loro che è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale.
All’uscita dalla riunione, solo il sindaco Nicoletta Fabio, accompagna dal capo della polizia municipale Marco Manganelli e dall’assessore alla sicurezza Enrico Tucci, ha fatto una breve dichiarazione: “Sono contenta che la mia richiesta sia stata subito accolta dal prefetto”. Intanto le indagini sono in corso perché i presunti aggressori sono fuggiti. Con l’acquisizione dei filmati fatti dalle telecamere di sicurezza che si presume abbiano ripreso la dinamica dei fatti e i volti dei protagonisti, gli inquirenti potranno muoversi con più facilità. Intanto le due giovani donne che gestiscono i locale chiedono più controlli.
“Vorremmo maggiori controlli soprattutto di sera- ha detto Serena Bonucci che con la sorella Sabrina gestisce la Boulangerie Bonucci alla Lizza teatro dei fatti di domenica – la Lizza e piazza Gramsci sono un punto di approdo alla città e il nostro compito cme gestori di un locale è quello di accogliere al meglio chi arriva anche da fuori Siena”. Le due sorelle hanno inaugurato il nuovo bar il primo di nvembre e certo non si aspettavano questa brutta sorpresa. “Ci avevano detto che la zona non era la migliore della città proprio per le frequentazioni dopo una certa ora – ha aggunto Sabrina Bonucci – ma per noi, da un punto di vista commerciale, è un approdo alla città e il nostro intento è quello di renderlo allegro, vivace e accolgiente per tutti. Purtroppo la sera dopo il tramonto vediamo gruppi di giovani di diverse etnie e nazionalità che girano con atteggiamento arrogante”. Episodi come questo sono all’ordine del giorno in molte cittadine italiane, Siena sembrava esente da tutto questo.
