Siena dice basta alla violenza di genere: "I giovani costruiscano una nuova cultura del rispetto"

Gli studenti delle scuole senesi protagonisti del convegno nell'Aula Magna del Rettorato Unisi organizzato dal Questore Milone. "La speranza è negli adulti di domani, chiedo una mano ai ragazzi". Il vice capo della Polizia: "Giovani, costruite la cultura del rispetto"

Di Claudio Coli | 22 Novembre 2023 alle 14:45

“Siete voi studenti a dover costruire la nuova cultura del rispetto”. Questo l’invito del Prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia di Stato, rivolto a ragazzi e ragazze senesi delle scuole superiori oggi presenti al convegno sulla violenza di genere nell’aula magna del Rettorato Unisi voluto dal Questore di Siena Pietro Milone in vista del 25 novembre, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “questo non è amore” portata avanti dalla Polizia di Stato.

Un evento pubblico (moderato dal direttore di Siena TV Matteo Borsi) che ha visto la città di Siena tutta – presenti le autorità civili e militari, dal sindaco di Siena, Rettore Università, Prefetto, rappresentanti di Guardia di Finanza, Carabinieri, vigili del fuoco – dire compatta basta a femminicidi e violenze di genere, anche sull’onda lunga del dolore per la tragedia di Giulia Cecchettin: parola d’ordine, rivoluzionare ed abbattere la cultura del possesso, della sopraffazione e del controllo sul genere femminile. Il tutto attraverso le parole di relatori che ogni giorno combattono la difficile battaglia sul campo: Rossana Salluce, presidente associazione Donna Chiama Donna, Vittoria Doretti, ideatrice del Codice Rosa, Serena Menicucci, pubblico ministero della Procura di Siena nel pool del codice rosso, il Questore Milone e appunto il vice capo della Polizia di Stato Vittorio Rizzi. “Bisogna saper cogliere i segnali di una eventuale sopraffazione” ha detto il Prefetto Matilde Pirrera, segnali che anche gli insegnanti, come ha sottolineato il sindaco Nicoletta Fabio, per tutta la vita tra i banchi di scuola, devono saper intercettare. “Non si accetta più la sconfitta, l’abbandono, c’è una tendenza all’aggressività” nota il primo cittadino.

“Muore una donna ogni tre giorni – è la terribile statistica riportata da Vittoria Doretti – e sono 28mila gli accessi al codice rosa negli ultimi 10 anni in Toscana, dopo lo sdegno per quanto successo a Giulia, ci vuole il coraggio per cambiare”. “Serve una rivoluzione sociale e culturale” è quello che invoca Rossana Salluce.

Protagonisti assoluti sono i giovani delle scuole superiori senesi che hanno proposto toccanti video realizzati dove si affrontava il tema, tra interviste, impressioni, e il ricordo delle vittime di violenza, tra cui Giulia Tramontano. “I giovani devono essere portatori di una nuova cultura al posto della sottocultura che vede l’uomo prevaricare sulla donna – ha detto il Questore Milone ricordando tutti gli strumenti utili a prevenire e contrastare i reati, dall’ammonimento all’app youpol- oggi i reati spia aumentano perchè le donne hanno il coraggio di denunciare e il sommerso emerge. La speranza è negli adulti di domani, chiedo una mano ai ragazzi”.

“Il caso di Giulia sembra abbia smosso le coscienze – aggiunge il pm Menicucci – e le parole della sorella hanno creato fermento, a lei si uniscano i ragazzi. Attenzione ai segnali da cogliere, alle forme di controllo, alla gelosia insana, la violenza verbale, la Procura si rende disponibile ad andare nelle scuole”.

Claudio Coli

Nato a Siena il 20-07-1990, è iscritto all'ordine dei giornalisti come giornalista pubblicista dal 25 marzo 2013. Ha iniziato a scrivere di sport, in particolare di pallacanestro, seguendo l'epopea della Mens Sana Basket negli anni duemila. È poi passato alla cronaca locale e da alcuni anni si occupa anche di cronaca nera e giudiziaria.



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