Siena-Firenze e Siena-Grosseto a pedaggio? I dubbi dopo l'emendamento

La domanda nasce un emendamento al Decreto Infrastrutture che consente ad Anas di costruire una nuova società pubblica per svolgere l'attività di gestione delle autostrade statali

Di Redazione | 6 Novembre 2021 alle 11:47

Siena-Firenze e Siena-Grosseto a pedaggio? I dubbi dopo l'emendamento

La Siena-Firenze e la Siena-Grosseto diventeranno strade a pedaggio? Una domanda che non ha ancora una risposta certa e che nasce dall’approvazione da parte di Camera e Senato di un emendamento al Decreto Infrastrutture che consente ad Anas di costruire una nuova società pubblica per svolgere l’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione.

A mettere sotto i riflettori la vicenda è stato il deputato Luca Sani, che ha presentato un ordine del giorno sul Decreto Infrastrutture. “Il dubbio mi è venuto leggendo l’emendamento proposto dal Governo al decreto infrastrutture che proponeva lo sdoppiamento di Anas in due soggetti: uno legato alla gestione tradizionale ma accorpato a Ferrovie dello Stato e l’altro una nuova società partecipata interamente dal Mef” dice Sani.

Nell’emendamento però non viene fatto nessun riferimento esplicito né al pedaggio né alle eventuali strade interessate. Sull’argomento il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini ha affermato a Radio 24 “La norma mette in sicurezza l’Anas come parte del gruppo di FS, non stravolge l’impianto attuale, ma quello che si fa è chiedere che Anas si occupi delle strade statali mentre si crea una nuova società che di fatto sostituisce quella che già esisteva per le gestione delle partecipazioni in autostrade a pedaggio”.

Potrebbe quindi trattarsi soltanto di un falso allarme, anche perché 10 anni fa venne avviata una discussione sullo stesso tema che scatenò una mobilitazione da parte sia della provincia di Siena che di Firenze, e da allora la minaccia del pedaggio era sparita. Il ritorno alla ribalta dell’argomento, seppure al momento non ci sia niente di ufficiale, preoccupa soprattutto i pendolari toscani, che ogni giorno sono costretti a percorrere quelle strade.



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