Siena Jazz, De Mossi: "È tempo di guardare al rinnovamento della classe dirigente"

"La vecchia politica prima fissa le regole, quando poi queste toccano quelli che appaiono interessi consolidati si palesa la volontà di non rispettarle" afferma il primo cittadino

Di Redazione | 16 Luglio 2021 alle 12:19

Siena Jazz, De Mossi: "È tempo di guardare al rinnovamento della classe dirigente"

Dopo le modifiche allo statuto del Siena Jazz approvate in consiglio comunale e le conseguenti dimissioni del direttore artistico Franco Caroni, la questione si è presto allargata anche alla politica, con diverse prese di posizione. A intervenire è stato anche il sindaco Luigi De Mossi, con una nota stampa diffusa oggi.

“Ho appreso delle dimissioni del direttore artistico del Siena Jazz Franco Caroni dalla stampa – spiega il sindaco Luigi De Mossi – Ringraziamo Caroni per tutto quello che ha fatto negli anni e che questa amministrazione gli ha sempre riconosciuto, ma è venuto il tempo di guardare avanti e proseguire nel processo di rinnovamento e ringiovanimento della classe dirigente di questa città”.

Sono sicuro che il prossimo direttore artistico del Siena Jazz sarà un professionista competente e capace, con un curriculum di rispetto e di elevata qualità, che saprà proseguire nell’attività di eccellenza dell’accademia, in piena autonomia. – prosegue De Mossi – Auspichiamo, senza ipocrisie, che senza voler immaginare nuovi scatoloni così cari alla vecchia politica, avvenga un normale avvicendamento nella direzione artistica di una delle eccellenze della città di Siena, che non può che rimanere tale e libera anche per il futuro”.

“Nella lettera che comunica le dimissioni vengono richiamate norme che prevedono al massimo due mandati per l’incarico di direttore artistico, quando lo stesso Caroni lo ricopre da molti anni. La vecchia politica prima fissa le regole, quando poi queste toccano quelli che appaiono interessi consolidati si palesa la volontà di non rispettarle – conclude De Mossi – E’ un modello vetusto e che deve essere superato nell’interesse supremo dei cittadini”.



Articoli correlati